venerdì,Marzo 29 2024

Pd in corto circuito, sul nuovo ospedale chiede conto a se stesso

I consiglieri comunali democrat reclamano la convocazione di un consiglio comunale aperto, alla presenza di Oliverio e del nuovo dg Caligiuri, facendo da sponda all’inedito asse Mirabello-Guccione.

Pd in corto circuito, sul nuovo ospedale chiede conto a se stesso

Un ordine del giorno per la convocazione di un consiglio comunale urgente ed aperto sulla costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, nel quale si chiede «inderogabilmente» la presenza del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, del dg dell’Asp di Vibo, Angela Caligiuri, e di tutti consiglieri regionali del territorio.

A presentarlo non è stato, come sarebbe ragionevole attendersi, un esponente o un gruppo della maggioranza consiliare al Comune di Vibo, bensì la compagine che fa riferimento alla stessa parte politica che oggi governa la Regione e alla quale vengono chiesti chiarimenti in relazione ai ritardi che si registrano nell’avvio dei lavori.

Sono i consiglieri del gruppo “Pd e indipendenti”, infatti, a chiedere al sindaco Elio Costa e al presidente del consiglio comunale Stefano Luciano, di dedicare un’apposita assise del civico consesso affinché i cittadini possano essere edotti, «dalla fonte ufficiale e in sede ufficiale», circa lo «stato dell’arte dell’iter di approvazione del progetto esecutivo e dunque dei lavori per la costruzione del nuovo ospedale».

Questione sulla quale si registra da qualche giorno una certa agitazione in casa dei democrat vibonesi dopo le dichiarazioni del consigliere regionale Michele Mirabello che, nel corso dell’ultima seduta della commissione Sanità da lui presieduta, aveva definito «inquietanti» i ritardi in questione. Argomento sul quale verosimilmente lo stesso consigliere regionale ritornerà, in un inedito asse con il collega Carlo Guccione, domani in una conferenza stampa congiunta convocata allo scopo.

Ora l’iniziativa dei consiglieri comunali Giovanni Russo, Giuseppe Cutrullà, Stefania Ursida, Sabatino Falduto, Pasquale Contartese, Antonia Massaria, Maria Fiorillo e Antonino Roschetti (non supportata dunque dai colleghi d’opposizione Antonio Lo Schiavo, Loredana Pilegi e Mariano Piro) interviene a fare da sponda alla manovra solo apparentemente “autolesionista” tutta interna al Pd.

Ufficialmente ciò che muove la proposta dei democrat è la «forte preoccupazione riguardo i ritardi e la poca chiarezza rispetto all’approvazione del progetto esecutivo e al finanziamento delle opere complementari riguardanti il nuovo ospedale di Vibo Valentia» ciò alla luce delle dichiarazioni del nuovo dg, nominato dalla Regione, e dell’esito dei lavori della commissione regionale Sanità, presieduta da Michele Mirabello. Come dire: Oliverio stia attento che qui a Vibo non si guarda in faccia a nessuno. Nemmeno al principale esponente regionale del proprio partito.

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