Brutale aggressione a Vibo Marina, il gip ordina un arresto -Video
La scena ha anche provocato il malore di una donna incinta che ha poi compromesso la gravidanza. I carabinieri hanno ricostruito l’episodio di inaudita violenza
Le immagini del brutale pestaggio di un uomo a Vibo Marina, nei pressi del porto nel marzo scorso, non sono sfuggite ai carabinieri della locale Stazione e ai magistrati della Procura di Vibo Valentia. Un uomo aggredisce violentemente la propria vittima, un 50enne del luogo, dapprima scaraventandolo al suolo, poi colpendolo ripetutamente con calci e con uno sfollagente, di cui era armato. All’episodio assistono anche alcuni passanti e la violenta scena provoca anche il malore di una donna incinta che, in preda al panico e alla paura, finirà per compromettere inevitabilmente la gravidanza gemellare. [Continua in basso]
Le indagini dei carabinieri di Vibo Marina, coordinate dal pm Maria Cecilia Rebecchi, e seguite personalmente anche dal procuratore Camillo Falvo, hanno permesso di ricostruire una serie di episodi persecutori posti in essere da Leoluca Corso, 45 anni, di Vibo Marina, agente immobiliare, scatenati da una banale controversia economica, riconducibile alla compravendita di un immobile, intercorsa tra l’aggressore e una parente della vittima. Nel tempo, tra i due uomini era già maturata acredine, per il controverso possesso di una piccola imbarcazione da pesca prestata dalla parte offesa al suo aguzzino e da questi mai più restituita con la minaccia di affondarla se le richieste fossero state ancora più pressanti. Scene di inaudita violenza, con un pericoloso inseguimento a bordo di autovetture tra le vie cittadine, con il tentativo di tamponare il veicolo della vittima, immortalato dalle telecamere di videosorveglianza di un esercizio pubblico, acquisite dagli uomini dell’Arma.
Fondamentale anche la collaborazione con gli inquirenti di testimoni e la denuncia della vittima, nonostante le ripetute intimidazioni subite, le quali hanno consentito di raccogliere corposo materiale indiziario, grazie al quale, su richiesta della Procura, il gip del Tribunale di Vibo Valentia ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dell’aggressore, con le accuse di atti persecutori e lesioni personali. Leoluca Corso è difeso dagli avvocati Francesco Lione e Marcello Scarmato.