Nuovo look per il Vecchio Amaro del Capo

Il Vecchio Amaro del Capo si presenta con un look rinnovato ma nel segno della tradizione, preparandosi ad affrontare i mercati internazionali con una nuova elegante ed unica bottiglia.

Il liquore, ottenuto dall’infusione di 29 “botanicals”, principalmente pregiate erbe, fiori, frutti e radici lavorati nello storico stabilimento calabrese della Distilleria Caffo si rinnova curando maggiormente alcuni dettagli della sua confezione per venire incontro alle esigenze dei consumatori e dei barman.

Nuovo riconoscimento all’Amaro del Capo: è medaglia d’oro 2016

Quello che si nota a primo impatto è la rinnovata forma della bottiglia realizzata dalla Vetreria Piegarese, dove i laterali diventano ancora più affusolati consentendo una presa migliore oltre che trasformando la storica bottiglia in un oggetto di design che enfatizza la qualità del prodotto principale di un’azienda che ha superato i 100 anni di attività.

Cambia anche il tappo, studiato appositamente per resistere alle basse temperature, sigillando perfettamente la qualità del suo contenuto, grazie ad una doppia valvola di garanzia munita anche di sistema anti rabbocco. Questo importante elemento è stato realizzato in Italia in collaborazione con la Guala Closures, leader mondiale nella produzione di chiusure per superalcolici.

Il logo della distilleria, rinnovato con l’aggiunta dell’anno di fondazione, è in rilievo sul vetro del retro della bottiglia, mentre il logo del prodotto lo si trova in rilievo su entrambi i lati contribuendo ad aumentare la presa evitando che il prodotto scivoli anche quando viene servito ghiacciato. Non può mancare sul fronte neppure il motto aziendale “Semper ad Maiora” che è stato mantenuto nel segno della continuità.

L’Amaro del Capo medaglia d’oro alle olimpiadi dei superalcolici

Piccole variazione anche per l’etichetta, realizzata con l’uso di carte pregiate resistenti all’umidità, presenta un lieve restyling dell’illustrazione che mette in risalto il promontorio di Capo Vaticano. Un progetto curato in tutti i dettagli dal designer Manolito Cortese e da Sebastiano Caffo, che con questo lavoro consolidano ben 20 anni di collaborazione.

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