Vibo, “Un libro al mese”: a settembre al via l’ottava edizione della rassegna

Ben 32 appuntamenti. Spalmati da settembre (si inizia giorno 15) a giugno prossimi. Sul palco romanzieri, saggisti, giornalisti e tanti altri autori. Tutto pronto per la rassegna culturale “Un libro al mese”, organizzata a Vibo Valentia dall’associazione “L’Isola che non c’è” (sodalizio da sempre al fianco dei diversabili), presieduta da Titty Marzano, e giunta quest’anno alla sua VIII edizione. Teatro degli eventi sarà lo storico Palazzo Gagliardi di corso Umberto I. L’iniziativa, inoltre, è inserita nell’ambito delle manifestazioni di Vibo Capitale italiana del libro 2021, e si avvale di diversi media-partener: la rivista “Dailycases”, il periodico “Ipathia” e il gruppo LC, con le testate LCnews24, LCtv e “IlVibonese.it”. La presentazione ufficiale della kermesse ieri pomeriggio presso la sala giunta del Comune di Vibo Valentia nel corso di una conferenza stampa alla presenza della stessa Marzano e degli assessori di Palazzo Luigi Razza, Daniela Rotino (Cultura) e Rosamaria Santacaterina (Politiche sociali). [Continua in basso]

Cosa hanno detto

La prima a prendere la parola è stata la Rotino, la quale, rivolgendosi ai giornalisti presenti, ha ricordato che «la rassegna si inserisce a pieno titolo all’interno del progetto di Vibo Capitale italiana del libro. L’iniziativa, inoltre, è ancora più importante perché promossa da un’associazione che si occupa di diversabili. Questo è pienamente in linea con il contenuto del dossier di Vibo Capitale italiana del libro che prevede, appunto, anche attività rivolte ai bambini, a persone con disabilità. Titti Marzano  – ha aggiunto l’assessore del capoluogo – e la sua associazione hanno messo su carta ciò che noi in realtà abbiamo previsto di realizzare. Inoltre, proprio ieri (giovedì 29 luglio, ndr) è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto che riconosce Vibo in quanto Capitale del libro. Ora abbiamo, finalmente, l’ufficialità e si può partire con tutte le attività. Concludo dicendo che il calendario degli eventi previsti all’interno della rassegna vede il coinvolgimento di nomi importanti della società vibonese, tra cui don Peppino Fiorillo, Vittorino Naso e tanti altri».

L’assessore Santacaterina, dal canto suo, non ha mancato di evidenziare che «la rassegna è il frutto di un duro lavoro e di una grande esperienza maturata nel tempo. Così come avere raggiunto l’obiettivo di Vibo Capitale del libro è il risultato di un lavoro sinergico tra tutti gli attori del territorio, tra cui grande parte hanno avuto soprattutto le associazioni. Le attività previste dal Comune sono, pertanto, aperte a proposte e iniziative che provengono dal mondo delle associazioni o da altri ambienti. La rassegna “Un libro al mese”, quindi, si inserisce a pieno titolo all’interno di quanto programmato dall’amministrazione comunale. Il mondo associativo sta dimostrando grande voglia di fare, di partecipare e proporre. La rassegna  – ha concluso l’assessore comunale – nei contenuti è ricca e destinata ad un ampio target. Pertanto persistono tutte le condizioni per riscuotere un grande consenso». [Continua in basso]

Genesi di un evento

L’incontro con la stampa è stato chiuso dall’intervento della presidente Marzano, la quale, dopo avere sottolineato che la programmazione degli eventi inseriti in “Un libro al mese” nasce prima di Vibo Capitale del libro ed era già pronta a marzo, ha fatto presente che «il progetto per quest’anno era quello di esportare le nostre attività sul territorio. Avevamo, infatti, previsto una rassegna itinerante che avrebbe visto gli autori che hanno aderito muoversi sul territorio provinciale e su più comuni del meridione e del centro Italia. Questo era il nostro progetto originale. Nel momento in cui Vibo è stata proclamata Capitale del libro, abbiamo deciso avere come unico teatro Vibo Valentia. In quest’ottica – ha spiegato sempre la Marzano – la programmazione è stata disegnata per un pubblico più vasto. Pertanto, molteplici sono i generi letterari come anche le provenienze degli autori. Quest’anno abbiamo inteso coinvolgere anche quelli che vengono definiti influencer. E in questo campo abbiamo scelto Irene Facheris, che è stata definita dal Sole24ore come la donna che ha cambiato la mentalità nel 2020. Abbiamo deciso che il suo libro sarà presentato da un gruppo di allievi che sta seguendo uno stage di giornalismo. Abbiamo, tra gli altri, coinvolto anche alcuni giornalisti».

Ma il calendario messo in cantiere prevede l’intervento di molti altri attori e autori che «possano offrire una prospettiva differente su molti argomenti e aspetti. Quello che volgiamo dire con la nostra rassegna – ha puntualizzato in merito la presidente – è che la cultura non ha colori, o meglio ne ha tanti, che la cultura non è fatta di autoreferenzialità ma è fatta di conoscenza e soprattutto che la cultura, quando è ben fatta, genera dialogo e quindi è strumento di crescita per tutti. Ci auguriamo soprattutto il coinvolgimento delle scuole, ma in orario extracurriculare. Abbiamo realizzato, altresì, un sistema che consenta a chi voglia partecipare alla rassegna di prenotare on line un posto. E questo – ha precisato l’interessata – in maniera tale che possa essere garantita la sicurezza di tutti nel pieno rispetto delle norme anti-Covid. Qualora le richieste dovessero superare la capacità di accogliere e ospitare in presenza, garantiremo la possibilità di seguire gli eventi da remoto e in diretta, modo tale da assicurare la stessa possibilità di interloquire con l’autore anche a chi non può essere fisicamente presente. Ringrazio, particolarmente, Domenico Maduli, presidente del gruppo LC, che ha dato piena disponibilità a seguire gli eventi, e, naturalmente, – ha concluso la Marzano – il mio grazie va anche all’amministrazione di Vibo Valentia e agli assessori che oggi sono qui con me per il loro impegno e il loro sostegno».

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