giovedì,Aprile 18 2024

Aumento indennità, l’affondo di Sel: «Atto misero. Costa rimedi»

Nancy Valente e Danilo Tucci non risparmiano feroci critiche ad un provvedimento definito «esempio volgare di tracotanza politica».

Aumento indennità, l’affondo di Sel: «Atto misero. Costa rimedi»

«Una città che non solo ha perso lo smalto, che non produce più cultura di cittadinanza, che non riesce a garantire la sicurezza dei propri cittadini, che non riesce a vincere né ad ingaggiare la battaglia contro il malaffare, che non impara più. Una città che oggi ha persino smesso di insegnare. Anzi, si è resa esempio volgare di tracotanza politica». È questo il giudizio netto e implacabile espresso da Nancy Valente, presidente regionale di Sinistra Ecologia Libertà, e Danilo Tucci, responsabile Ambiente di Sel Vibo, sulla questione dell’aumento delle indennità per i componenti di consiglio comunale e giunta cittadini recentemente operato con tanto di determina dirigenziale.

Per i due esponenti di sinistra, è, tra le altre cose, il concetto di «tracotanza» a non essere tenuto nella dovuta considerazione. «Quella tracotanza – affermano – peculiare di una certa classe politica» che si è aumentata le indennità «di un poco chiaro 5%» sulla base di «dubbi dati turistici che attesterebbero l’aumento dei flussi di visitatori nelle strade cittadine». Sarebbe troppo, per Valente e Tucci, «pretendere azioni di sinistra da un governo di centro destra». Sapevano già, dalle parti di Sel, che «ogni azione che questo governo avrebbe messo in campo per affrontare tematiche quali l’uguaglianza dei diritti, la lotta alla disoccupazione, alla povertà, all’illegalità, l’attenzione all’ambiente o alla cultura non sarebbe mai stata neanche paragonabile ad una programmazione che si potesse rifare ai nostri valori, ai nostri principi. Ma mai – sostengono -, mai avremmo pensato ad atti di tale arroganza e superbia».

Anche perché «sono queste le azioni che nell’opinione pubblica generano il rigetto totale per ogni forma di azione politica. Vibo – al contrario – merita una politica con la “p” maiuscola, e se anche è successo che per un momento abbiamo pensato che l’attuale giunta avrebbe potuto almeno dimostrare responsabilità nei confronti dei vibonesi, abbiamo avuto la prova che ci siamo sbagliati. Noi ma ancora di più si sono sbagliati gli assessori e il sindaco Costa se si sono illusi di non venire giudicati per questo “innocuo innalzamento da nulla”».

Di fronte a ciò, per i dirigenti di Sel, «la gente assiste attonita e indignata da questo spettacolo vergognoso, spesso teme la fine del mese, lotta con i conti che non tornano, con l’asilo, il lavoro nero, le bollette del gas puntuali e lo stipendio in ritardo, lotta contro l’aumento della benzina, con i curricula che non ricevono risposta. Riteniamo – dichiarano infine Valente e Tucci – che il sindaco Costa e la sua giunta debbano avere la decenza di ripristinare la riduzione delle indennità. Questo sarebbe un gesto di rispetto nei confronti di una città in dissesto finanziario, un gesto “necessario” per riparare l’atto politico misero che è stato compiuto».

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