Ricadi si prepara a un nuovo scontro politico in prossimità del Consiglio comunale, dopo quanto avvenuto in seduta straordinaria e aperta per discutere, infruttuosamente, di carenza idrica con la cittadinanza. L’opposizione ora minaccia di disertare la seduta straordinaria convocata per domani, alle ore 09:30. Oggetto del contendere, oltre a questioni procedurali, è l’annullamento della delibera consiliare n. 15 del 7 luglio 2025, che aveva ratificato una variazione di bilancio già contestata per presunta illegittimità. La delibera consiliare in questione, adottata con 9 voti favorevoli e 3 contrari, aveva ratificato la variazione d’urgenza al bilancio di previsione finanziario 2025/2027. Tuttavia, durante la seduta del 7 luglio, il capogruppo di opposizione, Pasquale Mobrici, aveva già espresso il proprio voto contrario e dichiarato l’illegittimità della ratifica, sostenendo che «la variazione d’urgenza approvata dalla giunta era ormai estinta per decorrenza dei termini (60 giorni dalla sua approvazione)». Mobrici aveva inoltre paventato il «serio rischio di incorrere nel reato di falso».

Oggi Mobrici, in qualità di consigliere comunale e capogruppo di opposizione del Comune di Ricadi, ha inviato una richiesta di intervento al Prefetto di Vibo Valentia, Anna Aurora Colosimo. Nella missiva, Mobrici ribadisce la presunta illegittimità della delibera, sottolineando che «la variazione di bilancio ratificata era già scaduta». La contestazione si estende anche alle modalità di convocazione del Consiglio comunale di domani, «avvenuta senza la previa consultazione della Conferenza dei capigruppo e senza la previa convocazione della Commissione consiliare competente». Inoltre, l’orario mattutino delle 09:30 è fortemente criticato in quanto «impedisce di fatto la partecipazione dei consiglieri di minoranza, che si trovano ad affrontare impegni lavorativi improrogabili», oltreché «ostacolare fortemente la presenza dei cittadini». Infatti, lo stesso Mobrici ricorda poi che il precedente Consiglio, convocato alle ore 17 del 23 luglio per affrontare l’emergenza idrica, aveva permesso una «significativa partecipazione di consiglieri e cittadini».

Alla luce di queste criticità, l’opposizione ha annunciato che «nessun consigliere prenderà parte alla seduta di domani, né ad eventuali successive, fintantoché non sarà ripristinata la corretta prassi della consultazione della Conferenza dei capigruppo prima della convocazione dei Consigli». Mobrici ha quindi richiesto l’intervento del Prefetto «affinché si possa garantire la corretta procedura di convocazione dei Consigli comunali, consentendo la piena e agevole partecipazione sia dei consiglieri che dei cittadini, a partire dalla seduta di domani».