Inaugurato a Drapia il Don Mottola Medical Center, per educare e aiutare i pazienti fragili – Video

A Drapia nel Vibonese, a pochi chilometri da Tropea, nasce una nuova Rsa medicalizzata: il Don Mottola Medical Center. 40 posti letto immersi nel verde per educare e aiutare i pazienti a raggiungere il miglior livello di vita possibile sul piano fisico e funzionale ma anche affettivo e relazionale. Ieri mattina la cerimonia di inaugurazione con il taglio del nastro da parte di Liliana Vita, Madre generale delle Oblate e del sindaco Alessandro Porcelli per il quale «anche grazie a questa struttura sanitaria d’eccellenza, Drapia diventerà il fulcro della Provincia». [Continua in basso]

La cerimonia di inaugurazione è stata preceduta dalla benedizione del vescovo della diocesi di Mileto, Nicotera e Tropea Mons. Attilio Nostro
Un giorno di festa per i 20 ospiti accuditi e coccolati dai 60 operatori socio sanitari. Anziani che in questo luogo hanno trovato cure e amore. Una residenza dotata di camere per la fisioterapia, di un‘innovativa palestra, di una Rsa, ma anche di un centro diurno per età adulta ed evolutiva dove è possibile fare l’ortoterapia e la Pet Therapy attraverso un Pony.

È un sogno che si realizza. Un progetto che vede la luce dopo 7 anni di gestazione. «L’idea – svela l’amministratore unico Soccorso Capomolla – è partita da mio fratello Domenico che ha saputo trasformare la sua disabilità in una missione che oggi è diventata il Don Mottola Medical Center». Non riesce a contenere la commozione l’amministratore per un’impresa diventata realtà. La struttura, d’altronde, attende l’accreditamento da parte del sistema sanitario nazionale per potere accogliere tutti e contenere l’emigrazione sanitaria. Il budget sanitario nel vibonese è risicato. «Basti pensare – afferma Capomolla – che nella nostra provincia sono stati destinati 4 milioni di euro a fronte dei 35 milioni di euro attribuiti alla provincia di Crotone. C’è un’evidente distorsione della politica sanitaria», conclude. Un appello al diritto alle cure lanciato anche dal vescovo Attilio Nostro e dall’arcivescovo di Camerino San Severino Marche Mons. Francesco Massara.

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