Soriano al centro di “In-ruins”, progetto di residenza e ricerca artistica avviato nel 2018 da Associazione Archeofuturo per promuovere e ripensare il patrimonio archeologico calabrese e mediterraneo attraverso l’arte contemporanea. Diretto da Maria Luigia Gioffrè e Nicola Guastamacchia, il programma è reso possibile da sinergie con istituzioni ed enti locali. [Continua in basso]
La terza edizione della residenza si svolge sotto il patrocinio della Soprintendenza archeologia, Belle arti e Paesaggio di Reggio Calabria e Vibo Valentia e grazie al supporto del Comune di Soriano Calabro e del Comune di Casignana. Tramite la disponibilità del soprintendente Fabrizio Sudano, della direttrice del Polo museale di Soriano Calabro Mariangela Preta e del sindaco del Comune di Casignana Rocco Celentano, per la prima volta il programma si snoderà tra due dei più importanti siti archeologici del meridione: il Polo Museale di Soriano Calabro e Villa Romana Palazzi di Casignana. L’open call 2022 ha ricevuto oltre 180 domande di partecipazione da tutto il mondo. Sono 5 gli artisti selezionati da una giuria di esperti del settore composta da: Matilde Ayoub, curatrice e dottoranda presso l’Università di Cergy e National Heritage Institute, Parigi; Roberta Garieri, ricercatrice e curatrice, dottoranda presso l’Università di Rennes 2; Aloisia Leopardi, direttrice della residenza Castello di San Basilio, Basilicata e Vittorio Parisi, direttore degli Studi e Ricerca, Villa Arson, Nizza.
Soriano. Posizionata sul versante tirrenico delle Serre, è un paese nella Provincia di Vibo Valentia, dove le tradizioni artigianali della ceramica e della lavorazione del legno sono ancora vive e forti. Il paese fu un importante centro di studi tra il XV e il XVIII secolo, grazie alla presenza di un grandioso convento Dominicano costruito nel 1510. Tra I più importanti del suo tempo, il convento è famoso per aver ospitato Carlo V di ritorno da Tunisi e il filosofo Tommaso Campanella nel 1535. Il complesso religioso incrementò la sua fama e ricchezza anche grazie a un’icona considerata miracolosa e acheropita: una effige di San Domenico di Guzmàn che la tradizione vuole consegnata a un monaco direttamente dalla Madonna, Santa Caterina d’Alessandria e Maria Maddalena. La Storia racconta che il potere del centro poté essere sminuito, e poi spazzato via, solo con I terremoti del 1783 e del 1830. Successivamente una nuova chiesa fu costruita attorno alle rovine del precedente convento, rendendo il Polo museale di Soriano Calabro un esempio raro di morte, rinascita e stratificazione di un luogo rituale.
Villa Romana Palazzi di Casignana è uno dei siti archeologici più importanti del meridione Italiano. Si trova nei pressi del Comune di Casignana, un paese conta poco più di 1000 abitanti, il cui borgo antico abbandonato trova su una collina con viste straordinarie sulla Riviera dei Gelsomini. Sulla costa si estende la Villa per quasi 15 ettari, caratterizzata non solo per la bellezza delle rovine che costudisce ma anche per l’eteroclita presenza della strada statale 106 che taglia il percorso proprio nel mezzo. Costruita nel primo secolo avanti Cristo in un’area con tracce di precedente presenza greca, Villa Romana include costruzioni residenziali e termali, preservando 25 stanze e 500 metri quadri di pavimenti mosaicati. Questo è il nucleo di mosaici più grande ritrovato in Calabria e nuove scoperte risalgono a Luglio 2022. Visitando il sito, non è difficile immaginare la ricchezza e il potere che definivano l’antico stile di vita di un luogo – la Locride, ora remoto sia dall’arte che dal mercato. Tra i mosaici c’è un tondo che ritrae la vittoria indiana di Dioniso. Il dio è alla guida di una carrozza trainata da due tigri a riposo.