C’è chi non spara ai cinghiali, e non chiede risarcimenti; c’è chi non teme incontri ravvicinati con gli animali che dalla montagna sono scesi fino al mare, e che anzi sembrano pronto ad addestrarli e a coccolarli. Si vedono cose strane intorno agli ungulati che rappresentano una vera e propria emergenza, che da qualche anno la Regione deve affrontare anche con salati risarcimenti agli agricoltori per i danni che subiscono. Come a Pizzo dove un ambulante, ogni giorno ad una certa ora, accoglie un branco mansueto di animali offrendo della frutta. O come capita in un centro del Catanzarese, dove qualcuno sta sperimentando la trasformazione da animale selvatico ad animale di compagnia. Insomma, c’è un modo diverso dall’abbattimento e dalla caccia, e alla lunga – anche seguendo i consigli di certi cacciatori – può essere che prenderà piede definitivamente…

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