L'indagine di mercato attivata dalla Prefettura per cercare un immobile che possa ospitare la nuova caserma dell'Arma è stata infruttuosa. La vicenda mette in luce anche alcune grandi incompiute della cittadina
Le centinaia di telefonate tra Giuseppina Costa e il compagno detenuto. La tentata estorsione. La crisi e la denuncia per maltrattamenti (e non solo). Le raccomandazioni della madre di trovarsi un lavoro e abbandonare quel mondo
I fermati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, associazione per delinquere, plurimi reati contro la persona e il patrimonio. Dodici le persone finite in carcere e dieci ai domiciliari con braccialetto elettronico
Sotto la lente degli investigatori, la cosca Tallarico che avrebbe intrattenuto rapporti stretti anche con esponenti istituzionali del Comune. L'operazione illustrata dal procuratore Capomolla in conferenza stampa
Più di cento militari impegnati nella provincia di Crotone per disarticolare un sodalizio criminale. Tra i reati contestati traffico di armi ed estorsioni
In 139 sono finiti in carcere, mentre 51 ai domiciliari. Ci sono anche 11 obblighi di dimora e il divieto dell'esercizio della professione per un avvocato
Carcere per i fratelli La Rosa, mentre il commercialista Fraone lo evita per ragioni di salute e finisce ai domiciliari unitamente ad un medico in pensione. L'inchiesta dei carabinieri coordinata dal procuratore Nicola Gratteri e dai pm Corrado Cubellotti e Antonio De Bernardo
Botta e risposta tra sindaco e opposizione dopo l'articolo del Vibonese che ha portato alla ribalta un vecchio episodio ora oggetto di un esposto presentato alla Dda di Catanzaro
Nel processo “Costa pulita” il teste dell’accusa non ha risparmiato sindaci, assessori e consiglieri comunali, dall’ex primo cittadino Francesco Prestia all’attuale Andrea Niglia
Tre assoluzioni del primo grado celebrato a Vibo diventano definitive, mentre per altri tre viene cancellata l’associazione mafiosa (clan Mancuso) in mancanza del ricorso da parte della Dda di Catanzaro
Ritornano in carcere i presunti esponenti del clan Cracolici dopo la trasmissione degli atti da Vibo alla Dda di Catanzaro che ha riproposto la misura al gip distrettuale
La Dda di Catanzaro nell’ambito dell’indagine “Robin Hood” apre un filone investigativo sull’impegno elettorale nel Vibonese della cosca di Limbadi e Nicotera
Accolta la richiesta della Dda di Catanzaro per vibonesi e reggini coinvolti nell’inchiesta sulle importazioni di centinaia di chili di cocaina e marijuana
La misura cautelare si riferisce ad un episodio avvenuto nella tarda serata del 13 giugno 2015, quando avvenne un pestaggio sul molo antistante la Capitaneria di Porto di Vibo Marina