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Ato 4 Vibo, Dinami ribadisce il suo no alla discarica. E il Comitato civico spiega perché

Ricordato il contenuto del sopralluogo effettuato da un consulente del Dipartimento Ambiente e Territori della Regione Calabria nel 2016

Ato 4 Vibo, Dinami ribadisce il suo no alla discarica. E il Comitato civico spiega perché
La riunione dell’Ato 4 dell’aprile del 2021

Il Comitato civico “Pro Dinami” ribadisce con forza il suo “no” alla realizzazione della discarica provinciale, così come invece deciso dai sindaci dell’Ato numero 4 Vibo Valentia nel corso dell’assemblea svoltasi al Comune capoluogo ad aprile del 2021. Il progetto – lo ricordiamo – ha incassato il sostegno di 22 primi cittadini, mentre in 4 all’epoca si sono astenuti, e prevede un complessivo finanziamento regionale ed europeo di 42 milioni di euro.
Parere favorevole, inoltre, sul sito individuato da parte della Regione Calabria, che nello studio di prefattibilità non ha segnalato vincoli. Il progetto (che prevede un invaso che va da 600mila a un milione di metri cubi e un ciclo di vita di 50 anni ha in cantiere la costruzione di un impianto per il trattamento dei rifiuti organici con annessi centro di compostaggio e discarica di servizio per gli scarti di lavorazione dell’indifferenziato, nonché un impianto per il trattamento del vetro. A fianco degli impianti è stato previsto un vivaio. [Continua in basso]

Auspicato l’arrivo a “zero rifiuti”

Ma tutto ciò non è servito a convincere per nulla il Comitato civico, che già in passato si è fatto promotore di diverse proteste contro la realizzazione del suddetto impianto e oggi «auspica che il nuovo Piano rifiuti approvato dalla giunta regionale vada nella direzione dell’incentivazione della raccolta differenziata, “zero rifiuti”, che punti veramente al rafforzamento dell’economia circolare, con la riconversione dell’impiantistica di trattamento già esistente sul territorio» e che, inoltre, «voglia incentivare, sul serio, l’adozione di sistemi di tariffazione del servizio secondo il principio “paghi per quanto produci” e incoraggiare il compostaggio domestico e quello di prossimità. L’Europa – aggiungono dalla sede del Comitato civico – ci dice di riciclare di più e meglio, ma soprattutto di produrre meno rifiuti e di sprecare meno cibo e materie prime. I rappresentanti politici del territorio sembra che vogliano andare in un’altra direzione. Quindi ben venga l’accentramento del ciclo dei rifiuti a capo alla Regione Calabria se serve per togliere la rendita di posizione di qualche sindaco, di presidente di Ato o di qualche impresa». Viene inoltre fatto presente con forza che «non è giusto che i cittadini paghino spese salate per trasportare i propri rifiuti nei paesi del Nord Europa».

Il sopralluogo della Regione del 2020: «Il sito individuato non è idoneo»

Il Comitato civico ricorda, pertanto, al presidente dell’Ato 4 rifiuti Vibo Valentia, Maria Limardo, ed a tutti i sindaci che si riuniranno il prossimo 13 aprile che il 18 aprile del 2016 l’Ato 4 «comunicava l’esito di un sopralluogo effettuato da un consulente del Dipartimento Ambiente e Territori della Regione che recitava: “L’ubicazione del sito individuato nel Comune di Dinami non è idoneo ad ospitare l’impiantistica prevista nel Piano rifiuti per l’Ato numero 4 Vibo Valentia. Il sito “C” individuato nel comune di Dinami ricade in area di attenzione Pgra (Piano di gestione del rischio alluvione) adottato dall’autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale il 13 ottobre 2020 e, in conclusione, «secondo il Piano di gestione dei rifiuti della Regione Calabria, le aree a rischio R3-R4 o con pericolo inondazioni P3-P2 non sono idonei ad ospitare discariche, in quanto soggetti a tutela integrale (criteri escludenti)». Quanto appena ricordato, dunque, ad avviso del Comitato civico, «rappresenta un valido motivo per opporsi e tutelare il proprio territorio».

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