Zambrone, dopo trent’anni si trivellerà per nuovi pozzi artesiani

La rete dei pozzi a Zambrone, in parte comunale e in parte gestita da Sorical, risale agli anni ’80 ad eccezione del pozzo “Coste” su San Giovanni che risale al 1994. «È un’operazione importante quella che si sta per compiere sul territorio di Zambrone – ha affermato il sindaco Corrado L’Andolina -, poiché si andrà ad incrementare la disponibilità di risorse idriche con nuove fonti di approvvigionamento su Priscopio, Madama e Daffinà dal momento che quelle esistenti non sono affatto sufficienti durante il periodo estivo. Una volta concluse queste attività ci aspettiamo un significativo miglioramento dei livelli di risorse idriche a disposizione». [Continua in basso]

Per l’operazione di “riefficientamento, potenziamento e rifunzionalizzazione del sistema acquedottistico comunale”, l’amministrazione ha contratto un mutuo ventennale con la Cassa depositi e prestiti per 365mila euro, di cui 249mila destinati all’appalto dei lavori. «Contestualmente – ha aggiunto il sindaco -, proseguono le attività ispettive per l’individuazione di perdite idriche, avviate oramai da tempo, ora concentrate su San Giovanni. Lo step successivo riguarderà la frazione Daffinà. Finora il risultato di queste ricerche non ha portato all’individuazione di grosse perdite, quindi credo si possa escludere che ve ne siano. Inoltre, la rete dei sottoservizi idrici risulta perfettamente collettata». Una volta creati questi tre pozzi artesiani, quindi, «riusciremo a superare la carenza idrica che ogni estate purtroppo si registra nelle frazioni, dal momento che Sorical non è in grado di fornirci risorse idriche specie su Priscopio che è in forte espansione edilizia».

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