Le recenti catture di pesci rari, come il pesce foglia, quello “Serpente” e la strana “Vaccarella”, hanno confermato la grande varietà di vita animale nel Golfo di Sant’Eufemia e, in questo caso, delle coste di Pizzo. Forse però non tutti sanno che un inestimabile tesoro di biodiversità giace, proprio davanti dalle coste napitine ed è costituito questa volta, non da animali, ma da una vera e propria pianta sottomarina. Non un’alga, ma una specie di “erba” marina con tanto di radici, fusti, foglie e frutti, nota agli scienziati come Posidonia oceanica. “Nonostante il nome – spiega Pino Paolillo del Wwf – si tratta in realtà di un “endemismo” del Mediterraneo, vive cioè solo nel “Mare Nostrum”, ad una profondità compresa tra un metro e 35-40 metri e la sua importanza dal punto di vista biologico è tale da essere stata considerata come Habitat prioritario dalla Direttiva Europea 92/43 detta appunto “Habitat”. Proprio per la presenza di praterie o, per meglio dire, di foreste di Posidonia, i fondali di Pizzo sono stati inseriti nell’elenco delle aree S.I.C. (Siti di Importanza Comunitaria) e per questo meritevoli di tutela. L’importanza delle particolari formazioni di questa pianta superiore risiede soprattutto nel fatto che le stesse ospitano una serie incredibile di altri organismi, comprese moltissime specie di pesci, molte delle quali allo stadio giovanile, che hanno un valore economico non indifferente, per cui la conservazione della Posidonia si traduce indirettamente nella tutela della pesca costiera.
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