“Miracolo” a Ricadi: ripulita la zona attorno all’ex scuola di Lampazzone – Foto

Il bombolone del gas ricoperto dalle erbacce

Rimasta per mesi e mesi una zona degradata, con grave pericolo per la pubblica incolumità – anche per via della presenza di un bombolone del gas quasi totalmente ricoperto dalle erbacce -, è bastata la segnalazione sulla nostra testata per “svegliare” anche chi di competenza dal Comune di Ricadi ed eliminare così lo sconcio rappresentato dal deposito di mezzi meccanici in disuso e dai cassonetti di raccolta dei rifiuti dismessi e abbandonati nel cortile della scuola dove a farla da padrone erano solo le erbacce. La dott.ssa Romana Barbieri, quindi, con una nuova missiva – che pubblichiamo integralmente – ci informa della positiva pulizia del terreno dell’ex scuola elementare della frazione Lampazzone e, cosa più importante, invita i cittadini a far valere i propri diritti mettendoci la faccia. Questo il testo della missiva: [Continua]

“Spett.le Redazione de Il Vibonese, nel ringraziarvi per lo spazio concesso al mio scritto di ieri col quale denunciavo lo stato di abbandono, degrado e pericolo in cui si trovava il terreno intorno all’ex edificio scolastico della frazione Lampazzone di Ricadi di proprietà del Comune, oggi è doveroso da parte mia comunicarvi che questa mattina intorno alle 7.30 una squadra di operai ha provveduto a ripulire i luoghi ed a ridare dignità ad un sito molto caro a tutti coloro che a suo tempo  hanno frequentato le scuole elementari in quell’edificio.

Il bombolone del gas ripulito dalle erbacce

Le foto a corredo del pezzo dimostrano la sorprendente trasformazione avvenuta, quasi un miracolo, che sta a testimoniare che per ottenere dei risultati bisogna avere il coraggio civile della pubblica denuncia senza alcun timore reverenziale nei confronti di qualche burocrate comunale incline ad assumere la posizione proprio dei leoni da scrivania, che usano essere deboli con i forti e forti con i deboli, fin quando però i presunti deboli non mostrano i denti. Quando ciò avviene allora costoro si trasformano in belanti agnellini ed anche in un giorno in cui l’Ente è chiuso – sabato – corrono a rotta di collo per porre rimedio a tutti i disservizi causati alla popolazione dalla loro inerzia.

Colgo l’occasione per fare un appello a miei concittadini:  non limitatevi alle sole lamentele nei bar o agli angoli delle piazze ma attivatevi anche attraverso i mezzi di informazione per denunciare a chi di competenza tutte quelle situazioni dalle quali derivano disagi per la popolazione. Difendere i propri diritti è una battaglia di civiltà e bisogna avere il coraggio di metterci la faccia”.

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