Da alcuni giorni, nel tratto di mare compreso tra Pizzo e Vibo Marina, è ancorata, in attesa di entrare in porto, la nave general cargo “BccPlata”, lunga 138 metri e proveniente da Suez. L’area in cui sosta la nave, secondo quanto segnalato da Antonio Montesanti, da sempre attento alle tematiche ambientali riguardanti il territorio vibonese, è caratterizzata dalla presenza di un vasto posidonieto. Una ricerca appena terminata sullo stato di salute della Posidonia, dopo mesi di rilievi e di analisi i cui risultati sono stati recentemente presentati presso la Tonnara di Bivona da parte dell’ente Parchi Marini Calabresi, ha restituito un quadro positivo dello stato del mare calabrese.

Montesanti ha deciso, pertanto, di interessare della vicenda il direttore dei Parchi Marini della Calabria, sottolineando in particolare che il posidonieto SIC IT9340092 è tutelato in quanto Area Sic- Fondali di Pizzo Calabro, ben delimitata dalla mappa cartografica, nel tratto che va da Timpa Janca al Ponte di Ferro e che lo studioso pubblica sul suo blog.

In particolare, afferma Montesanti , «l’area è stata dichiarata sito di interesse comunitario, per tutelare la presenza di una vasta colonia di Posidonie che occupa per intero l’area perimetrata. Ciò si sa dal 2000, anno in cui si istituiscono le aree SIC, per cui da allora non si dovrebbe consentire la sosta, con ancora al fondo, in quest’area, sia che si tratti dell’imbarcazione di un magnate o del piccolo artigiano. Il rischio più grosso per la Posidonia è dato proprio dall’azione delle ancore delle imbarcazioni alla fonda che, nel loro posizionarsi, arano in modo distruttivo tutto ciò che incontrano sul fondale, Posidonia compresa».

Montesanti rivolge quindi un appello «al direttore dei Parchi Marini della Calabria, affinché tuteli concretamente l’area Sic IT119340092 assegnatogli dalla Regione Calabria, nonché al personale della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza, affinché scongiurino il perpetrarsi di questa disastrosa abitudine, che tanto danno può causare, come in effetti sta causando, alla sopravvivenza e alla riproduzione delle colonie di Posidonia, mettendo a rischio il prezioso equilibrio ecologico della nostra costa, tutelata sia per effetto delle norme della perimetrazione del Parco Marino che dalle norme della perimetrazione dei Siti Natura 2000».

Un appello, quello di Montesanti, rivolto a quanti hanno il compito di vigilare e far rispettare le leggi sull’ambiente e ad agire per la tutela del mare.