La piaga del gioco d’azzardo continua a crescere in Calabria e i numeri fotografano una situazione preoccupante anche a Vibo Valentia, dove nel 2024 sono stati spesi 337 milioni di euro in giocate, con quasi 20 milioni di perdite. In termini di raccolta pro capite, Vibo registra 3.296 euro per abitante, dato che la colloca al dodicesimo posto nella classifica nazionale.

Numeri che, seppur leggermente inferiori a quelli di Reggio Calabria (3.810 euro pro capite, terzo posto nazionale), Crotone (3.662 euro, sesto posto) e Catanzaro (3.594 euro, ottavo posto), restano comunque molto superiori alla media italiana di 2.162 euro pro capite.

Calabria: 4 miliardi e 50 milioni di spesa in un anno

Complessivamente, in un anno i calabresi hanno speso 4 miliardi e 50 milioni di euro in giochi e scommesse. Il peso del gioco online è in forte aumento: il volume delle puntate via internet è cresciuto del 21%, con una spesa che rappresenta ormai il 58,5% del totale. A guidare questa fetta del mercato ci sono scommesse sportive, poker, casinò e ippica.

Il gioco offline, pari al 41,5% della spesa complessiva, continua a reggersi soprattutto sui “gratta e vinci” venduti in bar e tabaccherie, mentre calano le giocate a slot machine, Lotto e lotterie nazionali.

Calabria “maglia nera” tra i capoluoghi italiani

Secondo lo studio di giocatoreresponsabile.info, basato sui dati del Libro nero dell’azzardo realizzato da Cgil e Federconsumatori, la Calabria figura tra le regioni più esposte al fenomeno. Con una raccolta media di 3.041 euro pro capite, ha ben 4 città nella top 15 nazionale: Reggio Calabria (3.810 euro), Crotone (3.662), Catanzaro (3.594) e Vibo Valentia (3.296). Subito dopo c’è Cosenza con 2.925 euro, al sedicesimo posto.

Il profilo del giocatore e i rischi

In Calabria risultano aperti 857mila conti online, di cui 222mila attivi. I dati evidenziano un rischio dipendenza elevato, che cresce soprattutto tra le persone con redditi bassi e con un titolo di studio più limitato. L’età più critica è quella tra i 25 e i 34 anni, la fascia in cui si concentrano i giocatori più assidui.

Uno sguardo all’Italia

Il fenomeno si inserisce in un quadro nazionale altrettanto allarmante. In Italia i giocatori abituali sono 4,5 milioni e la raccolta complessiva nel 2024 ha raggiunto 157,4 miliardi di euro, pari al 7,2% del Pil nazionale. La crescita è stata del 6,6% rispetto al 2023, con 9,7 miliardi in più. Le perdite si avvicinano ai 23 miliardi di euro.

Il gioco nelle agenzie, bar e tabaccherie ha registrato 65,3 miliardi di spesa, in calo rispetto ai 74 miliardi del 2019, mentre l’online ha toccato 92,1 miliardi, con un aumento di 10 miliardi rispetto al 2023. In crescita soprattutto giochi di carte, casinò online e scommesse sportive.