«Commercianti alla fame per incapacità di gestire l’emergenza»

di Vincenzo Mirabello*

Lo straziante grido di dolore dei commercianti e ristoratori calabresi non può lasciare indifferenti. La crisi economica è diventata drammatica. Al rischio concreto ed attuale delle chiusure delle attività con conseguente perdita del lavoro dei commercianti e dei dipendenti si aggiunge l’impossibilità di poter provvedere ai tributi che incombono. I ristori che si palesano come incongrui neppure si sono visti.

Vincenzo Mirabello

Tutto ciò deve essere raffrontato ad un indice di contagio del virus in Calabria relativamente basso. Non è più concepibile colpire queste categorie e indicarle come capro espiatorio in maniera contraddittoria ed ingiustificata. Un negozio di abbigliamento, in cui entrerebbero due-tre clienti in un’ora, deve stare chiuso mentre le Poste in cui si ritrovano decine di persone nello stesso tempo restano aperte. Non è concepibile vedere ristoratori chiudere le proprie attività, nonostante tutti gli investimenti attuati per la messa in sicurezza dal virus e i tavoli dimezzati per assicurare la distanza, e poi vedere gente che con l’asporto crea accorpamenti in piazze, case e muretti per consumare ciò che viene asportato, senza nessun controllo o vedere giovani che prendono birre da distributori automatici per accalcarsi in qualche viuzza invece di stare ordinatamente seduti a distanza in un locale.

I commercianti ed i ristoratori chiedono solo di poter aprire in sicurezza le proprie attività per poter sfamare le proprie famiglie ed evitare il baratro economico e sociale incombente. L’unica azione che il Governo deve accelerare ed incrementare non è quella delle chiusure e delle restrizioni ma è quella del rifornimento dei vaccini. La Calabria ha una popolazione di un milione e settecentomila abitanti. Una popolazione che se proporzionata alla cittadinanza della sola città di Roma, 2 milioni e ottocento mila abitanti, è paragonabile a una città a cui basterebbe un piano di vaccinazione organizzato e coordinato seriamente per uscire da questa emergenza. Basterebbe questo!

Sono al fianco dei commercianti e dei ristoratori e chiedo che la politica si attivi per rappresentare le esigenze della Calabria e non per scaldare le poltrone.

*Imprenditore vibonese

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google