Il nuovo Tribunale di Vibo, già al centro dell’attenzione per il paventato rischio chiusura dovuto al mancato completamento dei lavori e dunque alla mancanza dei titoli di agibilità, cade letteralmente a pezzi. È di questa mattina la scoperta del crollo di un controsoffitto e della rottura di una lastra di vetro del tetto che hanno causato non poca apprensione tra gli utenti del Palazzo di Giustizia e tra gli avvocati che proprio nei locali di via Lacquari hanno la sede provinciale del proprio ordine. Il crollo è avvenuto nell’androne principale e in uno degli uffici di cancelleria e si sarebbe verificato a causa del forte vento che, nelle ultime ore, si è abbattuto sulla città. Il tutto si sarebbe dunque consumato tra sabato e domenica, quando le raffiche hanno spazzato il territorio provinciale causando non pochi danni. Così, stamattina, alla riapertura del Tribunale la scoperta da parte del personale addetto alla sorveglianza che ha allertato i Vigili del fuoco che si sono a loro volta recati sul posto per i primi sopralluoghi. La caduta dei pannelli del controsoffitto ha reso necessaria la temporanea interdizione dell’area e dunque la sospensione di tutte le attività, che sono comunque riprese una volta messa in sicurezza l’area e delimitata la zona a “rischio”. È, questo, solo l’ultimo di una serie di episodi che, dalla mancanza di riscaldamenti ad altre criticità, hanno reso travagliata la storia recente del nuovo Palazzo di Giustizia e dunque sempre più complicato il suo utilizzo.
Pochi giorni fa era stato l’ordine provinciale degli avvocati a fare il punto sulla situazione invocando un’accelerazione dell’iter di completamento dei lavori, caldeggiando il passaggio di consegne tra il Comune di Vibo e il Ministero della Giustizia al fine di rendere pienamente fruibili i locali.
LEGGI ANCHE: Nuovo tribunale rischio chiusura, avvocati e politica in allerta
Il vento spazza il Vibonese, tetti scoperchiati e alberi abbattuti Vibo e dintorni