sabato,Aprile 20 2024

Riti voodoo per farle prostituire: arrestato in Calabria boss della mafia nigeriana

Le ragazze venivano fatte arrivare in Italia e tenute sotto scatto tramite magia nera e debiti da pagare. Una sarebbe stata violentata dall’uomo finito oggi in manette e poi privata del bimbo nato dallo stupro

Riti voodoo per farle prostituire: arrestato in Calabria boss della mafia nigeriana

Un uomo di 43 anni, Favour Obazelu detto “Fred” o “Friday”, ritenuto tra i boss della mafia nigeriana, è stato arrestato dalla Squadra mobile di Reggio Calabria con l’accusa di riduzione in schiavitù, tratta di esseri umani, sequestro e violenza sessuale. Secondo gli investigatori, avrebbe fatto arrivare in Italia una ragazza nigeriana promettendole un posto di lavoro in un bar. L’avrebbe quindi costretta a prostituirsi per ripagare il debito, sequestrata in un appartamento a Bari, violentata e messa incinta per poi cacciarla di casa impendendole di portare con sé i documenti e pure il figlio nato dallo stupro subìto. [Continua in basso]

L’arresto di Obazelu, che è indagato anche per associazione a delinquere, è stato disposto dal gip Vincenza Bellini su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri e del sostituto della Dda Sara Amerio. Assieme al fratello, Eghosa Osasumwen detto “Felix” di 32 anni, e ad altri soggetti che si trovano in Libia e in Nigeria, Obazelu avrebbe reclutato in patria ragazze da condurre con l’inganno in Italia. Nell’inchiesta sono indagati altri tre nigeriani, due donne di 30 e 22 anni, e un uomo di 25.

Le vittime venivano legate mediante rito voodoo e tenute in uno stato di completa prostrazione psicologica per poi essere avviate alla prostituzione. Una di loro lo ha denunciato e ha raccontato agli investigatori di essere stata «sottoposta in Nigeria – riassume il giudice – ad un rito di magia nera per vincolarla al rispetto dell’impegno di pagare la somma di 25mila euro». Stando alle indagini del pm Amerio, ci sarebbe stata una vera e propria cerimonia in cui la ragazza, all’epoca ventunenne, e la sua famiglia sono state minacciate di morte nel caso in cui avessero infranto il giuramento.

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