Un altro colpo è stato messo a segno dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno nei confronti del traffico di stupefacenti. Nel corso dell’ultima settimana, infatti, gli uomini al comando del capitano Marco Di Caprio, unitamente ai militari delle stazioni dei Carabinieri Forestali di Serra San Bruno e Fabrizia, allo Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Calabria, grazie all’importante contributo del Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, continuando il lavoro che era stato avviato con l’operazione “Un posto al sole”, hanno individuato e distrutto, nell’area montuosa delle Serre Vibonesi, tra Fabrizia e Nardodipace, ben 750 piante di canapa indiana suddivise in ulteriori sette piantagioni.
Anche in questo caso, si conferma l’astuzia degli illeciti coltivatori che, di fatto, hanno continuato a suddividere le piantagioni di canapa per renderne più difficoltosa l’individuazione. Il sistema d’irrigazione era totalmente autonomo, con impianti all’avanguardia, autoalimentati, “a goccia”. Come in precedenza, sono stati individuati locali “essiccatoio” ove si sarebbe dovuta compiere la seconda parte della produzione e del raffinamento della sostanza stupefacente, per la successiva immissione nel mercato illegale. L’operazione, ancora una volta, è la dimostrazione di un impegno corale da parte di tutte le articolazioni dell’Arma dei carabinieri che fondono le proprie professionalità e competenze per ricercare le migliori modalità utili a contrastare questa tipologia di reato. Ma i controlli non sono ancora terminati: in questo momento, come nei prossimi giorni, i militari stanno perlustrando ulteriormente altre zone montuose alla ricerca di altre eventuali coltivazioni di canapa indiana.