Ricadi senz’acqua, l’odissea dei residenti tra disservizi e silenzi: «Paghiamo di tasca nostra l’autobotte e al Comune nessuno risponde»
Il proprietario di un appartamento a Santa Domenica denuncia «turnazioni irregolari, comunicazioni lacunose e l’assenza di interventi da parte dell’Amministrazione comunale». L'appello al sindaco Tripodi affinché l'Ente provveda almeno ai rifornimenti

A Ricadi le criticità relative alla carenza idrica, nonostante la turnazione del servizio per tutto il territorio, sono sfuggite di mano agli amministratori e i disagi colpiscono molti residenti. A farne le “spese” con tutte le difficoltà che ne possono derivare dalla situazione questa volta è stato il proprietario di un appartamento a Santa Domenica, rimasto letteralmente a secco dai primi giorni di luglio. Il proprietario di un appartemento, esasperato, ha segnalato a Il Vibonese una situazione che definisce «insostenibile», fatta di «turnazioni idriche non rispettate», «comunicazioni lacunose da parte dell’amministrazione» e una «totale assenza di risposte alle sue ripetute richieste di aiuto». La carenza idrica che perdura a Ricadi da diverso tempo (anche in inverno si è verificata), è degenerata negli ultimi giorni, trasformandosi in una vera e propria emergenza. «Il Comune – ci racconta -, lo scorso 4 luglio, aveva annunciato l’introduzione di turnazioni idriche a partire dal 1° luglio, con una fascia oraria di erogazione per il centro storico di Santa Domenica dalle 7 alle 19». Una promessa rimasta sulla carta: «Tale fascia oraria non è mai stata rispettata, solitamente alle 16 o prima l’acqua viene a mancare», ha dichiarato.
«La situazione – proseguendo il suo racconto – è precipitata l’8 luglio, quando un avviso tramite l’App “Ricadi Capo Vaticano” e i social comunicava la sospensione della fornitura idrica per l’intera giornata successiva a causa di una perdita sulla condotta dell’acquedotto Medma», con lavori a carico di Sorical. «Nessun problema – aveva pensato fiducioso -, avremmo avuto le cisterne a gestire la carenza. Ma la realtà si è rivelata ben più dura. Il 10 luglio, un nuovo avviso informava che Sorical stava ancora riparando una perdita, con la conseguenza che l’acqua non sarebbe stata disponibile per l’intera giornata. Da questo momento io sono senza nessuna risorsa idrica per potermi lavare, cucinare o scaricare l’acqua del wc», ha sottolineato con profonda amarezza.
Il calvario iniziato giorno 9 luglio
Poi, il calvario: «Ho provato a contattare il Comune, senza successo. Mi sarei aspettato una fornitura di acqua da autobotti entro la sera, ma nulla. Ho dovuto, in autonomia, pagare un’autobotte per poter avere acqua per le più basilari necessità», rivela. E sono tanti i ricadesi che, messi alle corde da questa situazione, si stanno approvvigionando autonomamente «pagando circa 70 euro per mille litri di acqua, fornita da autobotti private, senza neppure una fattura in mano da poter presentare a Sorical o al Comune», la mentano diversi residenti. «Il giorno seguente – ha aggiunto l’uomo -, l’acqua non è arrivata come previsto e, ancor più grave, il Comune ha smesso di comunicare l’emergenza». La situazione non è migliorata nei giorni successivi: «Il 12 luglio – ci ha ancora fatto sapere – si sono riempiti solo a metà i serbatoi e da quel momento arriva per non più di un’ora al giorno acqua a bassa pressione, se non si rimane a secco totalmente».
A quel punto, l’esasperazione lo ha spinto a ricercare risposte ovunque: «Da lunedì sto chiamando il sindaco, il Comune, l’Ufficio tecnico, la Polizia locale di Ricadi, nessuno vuole rispondere al telefono se non un dipendente dell’Ufficio tributi che, purtroppo, non avendo competenza in merito, non sa cosa rispondermi se non passarmi gli interni che squillano a vuoto». Nemmeno i carabinieri di Spilinga, da lui contattati, sono riusciti a sbloccare la situazione, nonostante abbiano «assicurato di aver sollecitato il sindaco». Persino la Prefettura, interpellata, ha risposto che «attende un esposto scritto per poter intervenire». Il comandante dei Vigili, «contattato solo grazie all’intermediazione dei carabinieri, risulta in malattia e si è limitato a segnalare la necessità. Un consigliere comunale, dal canto suo, ha ribadito che la segnalazione deve essere fatta al Comune, assicurando che la conduttura è stata riparata e l’acqua tornerà presto».
La situazione che affronta il nuovo distributore
La svolta arriva con il contratto al nuovo distributore locale del servizio idrico, Antonio La Torre, subentrato il 1° luglio «senza un’adeguata comunicazione alla popolazione», stando alle numerose lamentele che da allora “piovono” in Comune. «Il sig. La Torre – ha aggiunto il proprietario dell’appartamento – mi ha comunicato che è ben conscio della situazione e che conosce la mia problematica, che prontamente sta segnalando tutte le mattine via pec a Comune e Sorical, che i serbatoi non riescono a riempirsi. La Torre ha spiegato che già l’11 luglio aveva segnalato a Sorical il mancato arrivo di acqua, nonostante le riparazioni, ma Sorical ha risposto che per loro l’acqua stava arrivando regolarmente. Ha inoltre chiarito che la conformazione orografica del territorio, con poca acqua e bassa pressione, fa sì che questa fluisca subito verso la valle del paese, lasciando sforniti gli abitanti delle parti alte». Alla richiesta dell’uomo di un servizio di autobotti, La Torre ha risposto che «purtroppo non spetta a lui ma all’Amministrazione provvedere e che lui si sta limitando a certificare e avvisare gli enti preposti».
L’appello dell’uomo al sindaco Nicola Tripodi è accorato e diretto: «La mia richiesta urgente, perché ci sono donne, bambini ed anziani senz’acqua da giorni è: possiamo avere dell’acqua?». E ancora: «L’Amministrazione può provvedere a un servizio di autobotti che riforniscano tutte quelle abitazioni in cui non riesce ad arrivare quel poco d’acqua?». Il proprietario dell’appartamento conclude poi ricordando che «l’acqua è un bene primario, tutelato da qualsiasi Convenzione, dalla Costituzione a quella dei Diritti dell’uomo, la sua privazione volontaria, è un reato penale». Un esempio virtuoso, per lui, «arriva dalla vicina Tropea, dove i Commissari straordinari hanno prontamente sopperito all’emergenza con autobotti. Perché a Ricadi non si riesce?» si chiede ancora il proprietario dell’appartamento a Santa Domenica di Ricadi, in attesa di risposte concrete.