giovedì,Aprile 18 2024

I giovani di Paravati si stringono a don Andrea Campennì

Il viceparroco, su sua richiesta, a settembre dovrebbe essere trasferito in altra sede. In suo onore è stata organizzata una “Caccia al tesoro” mentre in mattinata una delegazione dei ragazzi era stata accolta dal vescovo Luigi Renzo

I giovani di Paravati si stringono a don Andrea Campennì

Quello che sta vivendo la comunità di Paravati è, indubbiamente, un momento particolare. In cui a prevalere sono spesso i sentimenti di sconcerto, smarrimento e incredulità. Da una parte le note vicende che stanno interessando la Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, dall’altra il trasferimento nel prossimo mese di settembre del parroco di “Santa Maria degli Angeli”, don Francesco Sicari, e del suo vice Andrea Campennì.

Proprio quest’ultimo, nella giornata di ieri, è stato oggetto di una commovente iniziativa intrapresa dai giovani del luogo. Gli stessi che in questi due anni hanno avuto modo di apprezzare le qualità di un sacerdote alla sua prima esperienza in parrocchia. Giovane tra i giovani, forse proprio per questo entrato subito in sintonia con i suoi quasi coetanei.

In serata centinaia di ragazzi, e non solo, si sono voluti stringere attorno al loro viceparroco per dimostrargli affetto e chiedergli di rimanere, in modo da non interrompere il cammino intrapreso e da non disperdere i frutti prodotti. Organizzando in suo onore una significativa “Caccia al Tesoro” dei momenti più belli vissuti insieme. Dove ogni tappa ha fatto da spunto e da motivo di riflessione per far emergere i valori del sacerdozio proposto da don Campennì a Paravati.

Comunione con Gesù = comunione con te = bella gioventù”, “Tu sei noi”, “Ora tocca a te”, questo il contenuto di alcuni commoventi striscioni realizzati con le loro mani dai ragazzi, rivolti al loro amato viceparroco.

In mattinata, intanto, una delegazione di giovani era stata accolta con grande affetto dal vescovo Luigi Renzo nell’appartamento diocesano di Mileto. Un incontro cordiale e informale, “tra nonno e nipoti” così come sottolineato dallo stesso presule. Servito per cercare di scongiurare il preventivato trasferimento del viceparroco, tra l’altro richiesto proprio da quest’ultimo circa un anno fa. Certamente positivo, al di là delle decisioni già prese e di quello che il futuro preserverà.

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