In tanti a Mileto si chiedono cosa si nasconda dietro le tante azioni criminali perpetrate ultimamente nel settore della nettezza urbana. Dei “semplici” atti intimidatori a fini estorsivi, oppure qualcosa di più grande e di più grosso? Negli ultimi tempi sono stati molteplici gli episodi di cronaca che hanno interessato il settore del prelievo e dello smaltimento dei rifiuti nella cittadina normanna. All’inizio dei lavori di realizzazione dell’opera, decine di cartucce e altri inequivocabili segnali sono stati fatti recapitare da ignoti nei siti atti ad ospitare le Isole ecologiche di prossimità.
Episodi gravi, culminati con i colpi di pistola e di fucile a pallettoni indirizzati nelle scorse settimane sugli impianti, di fatto ormai ultimati. A tutto questo, purtroppo, si somma l’incendio appiccato nel tardo pomeriggio di ieri al Centro comunale di stoccaggio ubicato nell’area recintata dell’ex cimitero, tra i territori di Comparni e San Giovanni. Tra l’altro un “deja vu”, che alla cittadinanza miletese, in particolar modo residente nelle due frazioni interessate, è suonato come il classico danno alla beffa. Oltre che ad influire negativamente sulla percentuale di materiale riciclato, a causa del mancato trasferimento di una cospicua quantità di spazzatura nella discarica di Lamezia Terme, infatti, l’incendio doloso e i conseguenti fumi sprigionatisi dalla plastica e dagli altri tipi di materiale depositato all’interno dell’ex cimitero hanno creato notevoli disagi e non hanno fatto certamente bene alla salute degli abitanti dei territori circostanti. Tant’è che anche questa mattina, si percepiva forte l’odore di bruciato nelle zone di Comparni e San Giovanni.
Incendio Mileto in una discarica fra Comparni e San Giovanni