«Vogliamo giustizia per Roberto. Non c’è stato nulla da fare, il 5 luglio del 2016, per salvare la vita di Roberto Schiavello, di 31 anni». L’altra persona coinvolta nell’incidente «era a bordo della sua auto, quando ha invaso la corsia opposta, travolgendo la moto sulla quale viaggiava Roberto Schiavello, residente a Soriano Calabro. Roberto è morto sul colpo, dopo essersi schiantato contro l’auto».
A parlare sono i familiari del 31enne deceduto più di un anno fa. Lo fanno in occasione della Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada (Wdr), che viene osservata la terza domenica di novembre di ogni anno. E chiedono giustizia. La giornata è un momento di ricordo e riflessione, che viene dedicato ogni anno alle vittime di incidenti stradali ed ai loro familiari, proclamato per la prima volta dall’Onu nel 2005, per contribuire al cambiamento delle abitudini negative degli automobilisti.
La sicurezza stradale è uno dei maggiori problemi che i Paesi europei devono affrontare. In base ai più recenti dati Istat, nel 2016 si sono verificati in Calabria 2.851 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 117 persone e il ferimento di altre 4.868. Rispetto al 2015, sono aumentati sia gli incidenti (+4,3%) che i feriti (+3,6%), con incrementi percentuali molto superiori a quelli rilevati nell’intero Paese (rispettivamente +0,7% e +0,9%). Il numero di vittime della strada ha un trend opposto a quello nazionale: in Calabria si registra un aumento del 24,5% mentre in Italia si registra un calo del 4,2%.
Nella Giornata dedicata alle vittime della strada, quindi, i familiari chiedono a tutti «Una preghiera affinché l’unica pace possibile, quella che deriva dalla verità e dalla giustizia, venga finalmente concessa a noi familiari di Roberto e a tutte le persone che lo conoscevano».
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