La decisione del Tribunale del Riesame di Vibo arriva dopo un precedente annullamento con rinvio ad opera della Cassazione
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Il Tribunale del Riesame di Vibo Valentia ha annullato il decreto di sequestro probatorio emesso dalla Procura emesso nei confronti di Salvatore Rizzo, 78 anni, di Tropea (difeso dall’avvocato Francesco Schimio), disponendo l’immediata restituzione della somma di denaro in contanti pari a 126.050,00 euro. La decisione del Riesame arriva dopo un precedente annullamento con rinvio da parte della Cassazione. Il denaro era stato sequestrato nel gennaio scorso a seguito di perquisizione domiciliare per la ricerca di armi e droga ed era stato ritenuto di provenienza illecita. Nel corso della perquisizione, effettuata dalla Guardia di finanza, estesa in un deposito adibito a ricovero attrezzi agricoli, era stata infatti ritrovata una pistola calibro 7,65 con due caricatori e dieci munizioni attribuite però al nipote Domenico Rizzo che attualmente ha la misura dell’obbligo di dimora nel comune di Tropea). Per il Tribunale del Riesame di Vibo (presidente Germana Radice, giudici Alessio Maccarone e Ida Cuffaro), il pm nel convalidare il sequestro del denaro –alla luce della sproporzione reddituale del Rizzo – non ha evidenziato “nessun elemento sintomatico della natura criminosa dei soldi, così come non ha indicato il collegamento tra la res e un reato presupposto del delitto di ricettazione, peraltro nemmeno tratteggiato nelle sue linee essenziali”. Il Riesame sottolinea poi che l’ufficio di Procura non ha indicato neanche “le specifiche esigenze probatorie sottese alla misura reale applicata e pertanto non vi sono ragioni per mantenere in sequestro la somma di Salvatore Rizzo, sicchè deve disporsene l’immediata restituzione al legittimo proprietario”. Salvatore Rizzo si trova attualmente indagato per la detenzione illegale di una carabina e la mancata custodia di un fucile regolarmente detenuto.

