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Evasione dagli arresti domiciliari e lesioni personali aggravate ai danni di un disabile. Con queste accuse i carabinieri della Stazione di Filandari hanno tratto in arresto Francesco Tomaino, 34 anni, di Vena Superiore, il quale – pur trovandosi ristretto in regime di detenzione domiciliare – si sarebbe arbitrariamente allontanato dalla propria abitazione per aggredire un soggetto disabile. Secondo l’accusa, dopo essere evaso dagli arresti domiciliari, Francesco Tomaino avrebbe aggredito con pugni, schiaffi e calci un soggetto portatore di disabilità ed invalido civile al 74% sino a farlo rovinare al suolo. Il tutto per futili motivi dovuti ad alcune fotografie che il disabile stava scattando alle auto parcheggiate nel comune cortile dello stabile condominiale di Vena Superiore. L’aggressione – come da referto clinico – è costata alla persona offesa lesioni personali giudicate guaribili in cinque giorni. Plurime le aggravanti contestate: futili motivi, l’aver approfittato della minore difesa di una persona invalida e l’aver violato gli arresti domiciliari.
Comparso dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia per la direttissima, il giudice Laerte Conti ha convalidato l’arresto e successivamente, in accoglimento delle argomentazioni sollevate dall’avvocato Salvatore Sorbilli non ha applicato alcuna misura cautelare e ne ha disposto l’immediata liberazione. Tomaino risponderà pertanto a piede libero dei reati contestati dalla Procura (prossima udienza per la scelta del rito fissata per il 16 ottobre prossimo), mentre resta detenuto agli arresti domiciliari per altra vicenda. Il pm aveva chiesto l’applicazione della misura cautelare in carcere.

