A quasi un anno dall’inaugurazione il principale scalo ferroviario del Vibonese appare moderno e curato ma il contesto di degrado e abbandono contrasta con tutto il resto
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Inaugurata il 31 dicembre 2024 dopo un lungo intervento di riqualificazione, la stazione ferroviaria di Vibo-Pizzo ha cambiato volto. Gli interni sono stati completamente rinnovati: sala d’attesa, bagni, ma soprattutto le banchine, oggi appaiono moderni e curati. Un intervento che, almeno all’apparenza, ha dato nuova vita a uno snodo fondamentale per pendolari e turisti. Peccato però che, a quasi un anno di distanza, molti problemi restano ancora irrisolti.
La biglietteria è chiusa da tempo. Un cartello lo segnala chiaramente ai viaggiatori, che possono comprare i biglietti solo attraverso la macchinetta automatica. Niente personale, niente assistenza. Un problema insormontabile per gli utenti più anziani.
Anche il bar della stazione è sparito. Lo storico locale, che un tempo offriva un punto ristoro a chi aspettava il treno, ha abbassato le saracinesche e da allora non si è più visto nessuno. Nessun imprenditore, almeno per ora, sembra interessato a prenderlo in gestione.
All’esterno, il parcheggio è stato sistemato con nuove strisce e posti riservati ai taxi. Ma anche lì, il vuoto: «Tassisti se ne vedono sempre meno», commenta un pendolare. Una nota positiva è la presenza degli orari aggiornati dei bus navetta che collegano la stazione al centro città e alla zona marina.
Il vero problema, però, è la strada che porta alla stazione. Un tratto breve ma in condizioni pessime. Due grosse e profonde buche rendono difficile l’accesso sia alle auto che agli autobus. Gli autisti devono fare manovre complicate per evitarle.
«È una vergogna», dice una donna mentre cerca di non finirci dentro con l'auto. «Ma davvero non si riesce ad aggiustare una strada di pochi metri?», si chiede un altro viaggiatore.
Non è chiaro se la responsabilità della manutenzione sia del Comune o delle Ferrovie dello Stato. Ma per chi usa la stazione ogni giorno poco importa. «Vogliamo solo una strada decente per arrivarci in sicurezza. È chiedere troppo?», conclude un utente.

