Il progetto culturale per la stagione 2025/26 curato da Maria Grazia Teramo e Francesco Carchidi si articola in percorsi teatrali e artistici per bambini e adulti, che mettono al centro la persona, la creatività e l’inclusione
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LaboArt ha riaperto ufficialmente i battenti giovedì 16 ottobre, inaugurando un nuovo anno di esperienze artistiche e sociali che da anni coniugano teatro, arte e comunità. Con l’avvio dei laboratori e workshop 2025/26, l’associazione ha ripreso le sue attività proponendo due percorsi complementari: “Teatro-è-cura” e “Arte-è-cura”, entrambi orientati a promuovere espressione, creatività e partecipazione collettiva. Guidato da Maria Grazia Teramo e Francesco Carchidi, il laboratorio teatrale di LaboArt ha confermato anche quest’anno la sua vocazione: essere uno spazio di libertà creativa e al tempo stesso di ascolto e crescita interiore. La parola, il gesto e il corpo sono i tre strumenti principali attraverso cui i partecipanti possono esplorare sé stessi e le relazioni con gli altri. I laboratori teatrali sono articolati in tre percorsi distinti per fascia d’età:
- Infanzia (6-10 anni) – LaboArt, Via Fontana 36, Santa Domenica di Ricadi: un laboratorio improntato al gioco e all’immaginazione, pensato per introdurre i più piccoli al linguaggio teatrale come strumento di scoperta e relazione;
- Adolescenti (14-19 anni) – Biblioteca del Seminario, Via Glorizio 6, Tropea: laboratorio gratuito, dedicato alla ricerca della propria voce e all’espressione collettiva attraverso il lavoro di gruppo;
- Adulti (dai 20 anni in su) – LaboArt, Via Fontana 36, Santa Domenica di Ricadi: un percorso esperienziale incentrato su autobiografia, improvvisazione e scrittura scenica, per restituire al teatro la sua funzione originaria: essere strumento di cura e trasformazione.
Novità assoluta di questa stagione, “Arte-è-cura” amplierà nei prossimi mesi l’offerta laboratoriale di LaboArt con due workshop intensivi gratuiti di 30 ore dedicati ai linguaggi contemporanei, ospitati nella Biblioteca del Seminario di Tropea. “Scrittura Creativa”, a cura di Francesco Carchidi: il laboratorio esplorerà gli strumenti necessari alla costruzione di un testo narrativo o drammaturgico, partendo dall’esperienza personale dei partecipanti per sviluppare racconti, romanzi, drammaturgie o sceneggiature; “Video-Making”, a cura di Peppe Pascale: non un corso teorico, ma un’esperienza immersiva in cui imparare facendo: un percorso collettivo che intreccia la pratica audiovisiva con il mondo delle performing arts, per acquisire competenze pratiche nelle principali tecniche di ripresa e produzione video.
I workshop "Arte-è-cura” saranno organizzati in collaborazione con Arci Lamezia Terme – Vibo Valentia, nell’ambito del progetto “HUBS. Spazi di innovazione sociale”, con il sostegno della Fondazione con il Sud. I laboratori “Teatro-è-cura” sono organizzati con il sostegno dell’8x1000 della Chiesa Valdese. LaboArt continua così a riaffermare la propria filosofia: il teatro come luogo di relazione, accoglienza e trasformazione. «Il teatro è una fucina di sentimenti più che di talenti», hanno ricordato Teramo e Carchidi, «uno spazio dove le differenze diventano risorse e dove chi si sente ai margini trova finalmente casa». Un’idea che negli anni ha costruito una comunità artistica inclusiva e partecipata, fondata sulla convinzione che “cura è rivoluzione”. Per info è possibile scrive all’indirizzo mail laboartropea@gmail.com.

