Passano agli arresti domiciliari Saverio Cocciolo, 41 anni, di Paravati, e Antonio Cimato, 54 anni, di Mileto, tratti in arresto lunedì pomeriggio dai carabinieri con l’accusa di aver coltivato e essiccato 120 chili di marijuana.

Dopo essere finiti in carcere, il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Roberta Ricotta, ha convalidato i due arresti e, in accoglimento delle richieste degli avvocati Francesco Muzzopappa ed Elisa Solano per Cocciolo e dall’avvocato Francesco Collia per Cimato, ha poi gradato la misura cautelare negli arresti domiciliari. L’ufficio di Procura aveva chiesto per entrambi il mantenimento della detenzione in carcere. Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il reato contestato dal pm Concettina Iannazzo sulla scorta dell’attività investigativa dei militari dell’Arma delle Stazioni di Mileto e Francica.

L’indagine è nata in particolare da un rastrellamento notturno in località Spataro di Mileto, zona impervia e isolata. Qui i carabinieri hanno individuato delle piante di marijuana già essiccate, attrezzi agricoli e un tubo per l’irrigazione occultato nella vegetazione. In un vicino casolare è stato poi scoperto e allestito un laboratorio completo di essiccatoi e 31 cassette colme di infiorescenze di cannabis pronte per il confezionamento. Dopo un servizio di osservazione, i militari dell’Arma hanno quindi visto arrivare un’auto dalla quale sono usciti Cocciolo e Cimato che, una volta entrati nel casolare, hanno iniziato a maneggiare le piante, ma sono stati sorpresi e arrestati dai carabinieri.