Revocate dalla Corte d’Appello di Catanzaro, in accoglimento di un’istanza presentata dall’avvocato Carmine Pandullo, le prescrizioni aggiuntive del divieto di soggiorno nel comune di Tropea e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di un giovane di Tropea, M.G., già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. La misura trae origine da un’ipotesi di reato per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia (Codice Rosso). La difesa ha evidenziato il difetto di “perimetrazione cronologica” tra la manifestazione della pericolosità e la persistenza delle gravose prescrizioni alla luce degli sviluppi della vicenda processuale e il mutamento di vita del proposto. Per il mese di gennaio è fissato dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia il processo dove l’imputato dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori contestati dalla locale Procura della Repubblica.