È una denuncia circostanziata quella che arriva a il Vibonese dalla frazione di Mesiano di Filandari dove, a distanza anni dall’apertura di un cantiere finanziato con un investimento pubblico di 1 milione di euro per la messa in sicurezza dell’area centrale dell’abitato, i lavori risultano fermi e l’intera zona versa in stato di degrado e abbandono. A segnalare la situazione è Francesco Artusa, referente locale della Lega Salvini premier, che punta il dito contro l’attuale Amministrazione comunale, in carica da sette anni. Secondo quanto riportato, «il cantiere avviato 4 anni fa, gestito da una ditta campana», avrebbe comportato la «demolizione di marciapiedi, strade, impianti di illuminazione e del campo sportivo, senza che a oggi sia stata completata alcuna delle opere previste».

Particolarmente critica è la situazione lungo la strada provinciale n. 17, una delle arterie più trafficate del Vibonese. «L’assenza di marciapiedi e illuminazione – ha sottolineato Artusa – costringe i residenti a percorrere tratti di strada pericolosi, soprattutto in vista del cambio di stagione e dell’accorciarsi delle giornate. I cittadini sono costretti a camminare al buio, lungo una provinciale trafficata, per raggiungere le attività commerciali, la palestra o la banca. Con l’arrivo dell’inverno, il rischio aumenterà in modo considerevole».

Oltre ai disagi legati alla viabilità, Artusa denuncia anche lo stato di «abbandono dell’area destinata alla promozione dei prodotti tipici locali, per la quale erano stati stanziati 50.000 euro di fondi ministeriali. L’iniziativa, che prevedeva la realizzazione di gazebo, si è fermata a uno spiazzo cementato invaso dalle erbacce, mai utilizzato». Stessa sorte denunciata poi per il campetto sportivo all’interno della Villa comunale, «anch’esso incluso nel piano originario di riqualificazione ma attualmente inutilizzabile e perennemente chiuso da recinzioni da cantiere». L’appello finale di Artusa è rivolto tanto al Comune quanto alla Provincia: «Chiediamo almeno interventi urgenti per mettere in sicurezza i luoghi, evitare incidenti e restituire un minimo di dignità a Mesiano, oggi completamente deturpata».