La Corte d’Appello di Catanzaro ha riconosciuto la continuazione dei reati commessi da Giuseppe Navarra, 33 anni, di Pernocari (frazione di Rombiolo), giudicato e condannato in via definitiva con tre distinte sentenze. In particolare, con sentenza irrevocabile il 3 settembre 2024, Giuseppe Navarra è stato condannato a 2 anni e 14mila euro di multa per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (piantagione di marijuana scoperta a Joppolo nel 2015). Altra condanna a 4 anni e 10mila euro di multa l’ha poi rimediata – sempre per spaccio di stupefacenti – nell’ambito dell’operazione denominata “Giardini segreti”. Quindi la terza condanna a 2 anni e 8 mesi (più 8mila euro di multa) divenuta definitiva nel gennaio 2018 relativa all’operazione denominata “Nemea”. La Corte d’Appello di Catanzaro, nel riconoscere il continuato dei reati chiesto dall’avvocato Francesco Schimio, ha evidenziato la presenza della coincidenza spaziale che caratterizza le diverse fattispecie delittuose (commesse tutte tra il territorio calabrese e quello bolognese, con contatti in Sudamerica), oltre l’omogeneità dei reati commessiche vanno considerati unificati sotto il vincolo della continuazione, atteso che esistono elementi per ritenere le fattispecie come esecutive del medesimo disegno criminoso. Da qui la rideterminazione della pena per Giuseppe Navarra in 6 anni di reclusione. Tuttavia con l’accoglimento del continuato ottenuto dall’avvocato Schimio, Giuseppe Navarra non andrà in carcere in quanto per le prime due sentenze definitive è pendente dinanzi al Tribunale di Sorveglianza una richiesta per ottenere misure alternative a fronte di un residuo pena da scontare quantificato in 2 anni e 7 mesi.
Da ricordare che Giuseppe Navarra è stato condannato in primo grado (è pendente l’appello) anche a 7 anni di reclusione nel maxiprocesso Rinascita Scott (a fronte di una richiesta della Dda a 22 anni di reclusione) dove risponde a piede libero. Infine Giuseppe Navarra è attualmente imputato (anche qui a piede libero) dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo pure nel processo nato dall’operazione denominata “Maestrale 3” contro il narcotraffico.