Da ieri mattina, il centro storico di Tropea ha un gruppo di nuovi e inattesi visitatori: sei capree dal passo sicuro, con tanto di campanellina tintinnante, che pascolano indisturbate tra vicoli, piazze e scalinate. Gli animali, docili ma visibilmente curiosi, sono stati avvistati per la prima volta ieri nel tardo pomeriggio nei dintorni di via del Glorizio, a due passi dalla Cattedrale di Maria Santissima di Romania, dove hanno attirato l’attenzione – e gli smartphone – di alcuni residenti che li hanno subito immortalati anche sui social.

Questa mattina, invece, le sei caprette hanno deciso di spingersi oltre, varcando addirittura il portone della chiesa di largo San Michele, tra lo stupore di alcuni passanti dall’altro alto della strada che hanno preso a filmarle: ordinate in fila, come fedeli a Messa. «Sembrava che volessero partecipare alla funzione religiosa», ha raccontato a Il Vibonese un signore che ha assistito alla scena surreale. «Con tutte le bellezze di Tropea, mancavano solo loro a rendere la visita indimenticabile», ha commentato qualcun altro con malcelata ironia.

Oltre all’episodio in chiesa la scorribanda del piccolo gregge è proseguita verso la discesa del Borgo, dove le caprette, tra un belato e l’altro, hanno urtato con le corna alcune vetrine di negozio, pare senza causare danni. Al momento nessuno sembrerebbe reclamare gli animali che vagano liberamente, ma «il problema della sicurezza pubblica c’è eccome», ha sottolineato un residente che ha poi aggiunto: «Dopo i cinghiali che tempo addietro hanno devastato dovunque, intimorito i residenti delle zone periferiche e poi del centro, ora tocca alle capre. D’accordo che le bellezze di Tropea attirano tutti, ma ci sono delle eccezioni da fare… Scherzi a parte, serve un intervento urgente per assicurare gli animali al proprio padrone e la tutela dell’incolumità pubblica. Saranno anche caprette docili alla vista, ma sono animali dotati di corna appuntite, capaci di tutto e di saltare e arrampicarsi dappertutto. Speriamo che torni presto la tranquillità».