Lascia gli arresti domiciliari per la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Tropea, Domenico Gargano, 37 anni, del luogo. La decisione è del gip del Tribunale di Vibo Valentia, Roberta Ricotta, in accoglimento di un’istanza presentata dall’avvocato Carmine Pandullo. Domenico Gargano era stato attinto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari nel settembre scorso su richiesta della Procura di Vibo ed indagini condotte sul campo dai carabinieri del Norm della Compagnia di Tropea. Le telecamere piazzate nel centro storico della “Perla del Tirreno” avrebbero documentato centinaia di cessioni di sostanze stupefacenti ed altra misura cautelare ha interessato Alfonso Carone, 35 anni, di Tropea. Indagato a piede libero Salvatore Carone, 45 anni, di Tropea, fratello di Alfonso.
Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti – in particolare cocaina e marijuana – il reato ipotizzato dall’ufficio di Procura. Nelle contestazioni formulate nei confronti di Alfonso Carone e Domenico Gargano, gli episodi di spaccio ricostruiti nei dettagli sono undici e coprono un arco temporale che va dal 31 gennaio al 9 marzo scorso. In totale sono stati individuati sette acquirenti di sostanze stupefacenti, tra cui due donne che si sarebbero rifornite di marijuana.