Il primo cittadino a seguito della richiesta della Procura di nove rinvii a giudizio: «Avevo documentato la regolarità dei lavori eseguiti sul condomino. Nessuno mai potrà penalmente provare mie collusioni o appartenenze con la criminalità, percezioni di mazzette, intrighi e simili condotte illecite»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
In merito alla notizia pubblicata sulla nostra testata “Superbonus e truffe a Nardodipace: la Procura chiede 9 rinvii a giudizio, c’è anche il sindaco” interviene il primo cittadino Romano Loielo. Riportiamo il suo intervento integrale.
In particolare, il primo cittadino scrive: «Avevo già rappresentato con una mia dichiarazione stampa in sede di conclusione delle indagini preliminari gli aspetti oggettivi della questione sottoposta al vaglio della Procura della Repubblica, alla quale, dopo aver richiesto di essere sentito, avevo quindi documentalmente rappresentato non solo la mia assoluta estraneità ai fatti contestati ma, circostanza ancora più rilevante, la incontrovertibile regolarità dei lavori eseguiti sul condominio preso di mira e i madornali errori commessi nel corso delle indagini che hanno portato all’avvio del presente procedimento penale.
Evidentemente, quanto riferito al sostituto procuratore della Repubblica nel corso dell’interrogatorio da me richiesto – tenutosi dinnanzi agli stessi carabinieri che avevano attivato a suo tempo le indagini anziché di fronte al Magistrato – non è bastato, in quella sede, ad archiviare il procedimento, ragion per cui, in maniera assolutamente serena e rispettosa del ruolo dell’Istituzione giurisdizionale, avrò modo, al pari degli altri imputati, di chiarire ogni singola vicenda oggetto di indagine.
Evidenzio con orgoglio, inoltre, di avere il grande onore di rivestire dal 16 maggio 2023 la carica di sindaco del Comune di Nardodipace, eletto in maniera libera e assolutamente democratica dai miei stessi concittadini, i quali hanno potuto e voluto certamente apprezzare e valorizzare la mia costante presenza nel territorio, la mia vicinanza incondizionata all’intera Comunità e il mio interessamento infaticabile per la soluzione dei gravi problemi che da sempre affliggono la Comunità di Nardodipace, al di la dei punti di vista e delle antipatie nutrite da parte di qualcuno nei miei riguardi. Svolgo quotidianamente la carica con disciplina e onore, avendo come unico riferimento il benessere dei miei concittadini e, per sgomberare definitivamente il campo da strampalate e malcelate allusioni, certamente nessuno mai potrà penalmente provare mie collusioni o appartenenze con la criminalità, percezioni di mazzette, intrighi e simili condotte illecite. Chi alimenta facili insinuazioni in tale senso, al di la della carica e del ruolo che riveste, dimostra chiaramente di desiderare il male di una Comunità come Nardodipace che, da un po’ di tempo a questa parte, sta finalmente tentando con le unghie e con i denti di emergere dal profondo degrado e dall’assoluto abbandono in cui sembrava essere condannata.
Chiarisco, infine, che milito legittimamente nel partito politico Udc, di cui sono presidente provinciale e coordinatore organizzativo per l’area delle Serre, e alle recenti elezioni regionali sono stato candidato, per unanime scelta del direttivo provinciale, al Consiglio regionale della Calabria nella Circoscrizione Centro».



