L’ex consigliere comunale Antonio Piserà ha inviato una nuova lettera ufficiale ai commissari prefettizi del Comune di Tropea e al prefetto di Vibo Valentia, chiedendo un intervento urgente per affrontare la situazione di grave degrado della strada principale del quartiere Vulcano, ridotta in condizioni critiche e potenzialmente pericolose.

Piserà ricorda che già il 2 aprile 2025 aveva formalizzato, tramite Pec protocollata, una richiesta di bitumazione urgente, rimasta però senza alcun riscontro. Da allora, sottolinea, «buche profonde, asfalto disgregato, dislivelli e ristagni d’acqua rendono oggi la viabilità non solo difficoltosa, ma pericolosa per residenti, pedoni e automobilisti».

«È inaccettabile – afferma Piserà – che dopo mesi di sollecitazioni, non sia stato disposto neppure un intervento temporaneo di manutenzione. I cittadini del quartiere Vulcano non chiedono privilegi, ma solo pari dignità e sicurezza. Il Comune ha il dovere di garantire condizioni minime di vivibilità su tutto il territorio, non solo nelle aree centrali».

Il quartiere Vulcano, situato a breve distanza dal centro storico e densamente abitato, ospita numerose attività commerciali ma da anni vive una condizione di abbandono infrastrutturale. Una situazione che, denuncia l’ex consigliere, «ha troppo spesso privilegiato la cura estetica delle zone centrali, trascurando le periferie e le strade secondarie, dove vive la maggior parte dei tropeani».

In particolare, nella lettera inviata alle autorità, Piserà chiede un intervento urgente di asfaltatura temporanea per ripristinare la transitabilità immediata, la programmazione di un rifacimento strutturale definitivo del manto stradale e la convocazione di un incontro operativo tra la commissione prefettizia, i tecnici comunali e una delegazione dei residenti, per pianificare azioni concrete e condivise.

«Non si tratta solo di una questione estetica – aggiunge Piserà – ma di sicurezza pubblica e responsabilità amministrativa. Le condizioni attuali della strada espongono il Comune a potenziali responsabilità civili in caso di incidenti o danni ai veicoli. Ma soprattutto, rappresentano un segnale di disattenzione verso cittadini che ogni giorno pagano tasse e tributi come tutti gli altri».

Per l’ex consigliere, la vicenda del quartiere Vulcano è emblematica di un problema più ampio: la necessità di una gestione urbana equilibrata. «Tropea ha bisogno di una visione amministrativa nuova, che rimetta al centro la manutenzione ordinaria, la sicurezza e la vivibilità dei quartieri. Non possiamo continuare a intervenire solo a emergenza avvenuta: serve una programmazione seria, continuativa e trasparente», dichiara.

L’ex consigliere comunale conclude ribadendo la propria disponibilità al confronto istituzionale e la volontà di collaborare con le autorità commissariali affinché la città «ritrovi un equilibrio tra bellezza e funzionalità, tra immagine e sostanza».

«Tropea non può permettersi di avere zone dimenticate – conclude –. Dobbiamo ricostruire un senso di comunità dove ogni cittadino, dal centro storico a Vulcano, si senta parte della stessa città e destinatario della stessa attenzione».