Le fiamme hanno interessato il costone sottostante la provinciale per Vibo bruciando i cavi per decine e decine di metri. Intanto uffici pubblici, scuole ed esercizi commerciali restano tagliati fuori dalla rete e anche gli utenti privati subiscono notevoli disagi
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Un intero paese senza linea internet fissa. Tagliato fuori da servizi e comunicazioni telematiche a causa di un incendio che ha danneggiato la fibra ottica. Da più di 24 ore, ormai, a Stefanaconi si è tornati agli anni ’90. Uffici pubblici ed esercizi commerciali senza connessione sono impossibilitati ad assolvere ai più elementari servizi. Anche nelle aule scolastiche le Lim sono rimaste inutilizzate e, nelle abitazioni, i modem del wi-fi continuano a restare piantati sulla luce rossa del mancato accesso alla rete. Smart-tv spente e piattaforme impossibili da raggiungere.
In soccorso arrivano gli smartphone, utilizzati come router a riverberare la rete mobile o, per chi ne è provvisto, le antenne della connessione satellitare. A determinare il disservizio e i relativi disagi l’incendio che per tutta la mattinata di ieri ha imperversato sul costone della vallata sottostante la provinciale n. 15 per Vibo Valentia. Là dove passano anche i cavi e le centraline della fibra ottica gravemente danneggiati dalle fiamme. Il rogo ha distrutto un’ampia porzione di territorio e numerosi ulivi, ma si è fortunatamente fermato a debita distanza dalle prime abitazioni del paese, determinandone comunque il loro isolamento dalla rete telematica.
I servizi clienti dei gestori contattati hanno previsto una risoluzione del disservizio entro 72 ore, quindi entro sabato 11 ottobre, ma l’intervento appare di notevole complessità visto che i cavi della fibra ottica - considerata l’estensione del fronte del fuoco - potrebbero essere stati danneggiati per decine e decine di metri. L’area interessata è periodicamente colpita da incendi, ormai una triste consuetudine sia a monte che a valle della strada. Ciò nonostante i responsabili continuano ad agire indisturbati causando danni ambientali e, come in questo caso, anche economici e sociali. Ora si spera solo che l’intervento del personale tecnico non si faccia attendere e che la connessione ritorni in case, uffici e scuole prima del termine preventivato.

