Il Comune difende il proprio operato e sottolinea la necessità di eliminare i due alberi per via del loro cattivo stato di salute. Ma l’associazione non ci sta: «Erano verdeggianti e floridi. L’inclinazione? Adattamento alla direzione del vento»
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Due pini sono stati abbattuti ieri lungo via Dante Alighieri a Vibo Valentia, porta d’accesso al centro della città. L’intervento, spiegano dall’amministrazione comunale, si è reso necessario a seguito del monitoraggio svolto sugli alberi ad alto fusto presenti in città, che ha evidenziato il cattivo stato di salute dei due pini e la possibilità che possano costituire un pericolo per persone o cose. Da qui l’abbattimento, con temporanea chiusura al traffico dell’importante arteria cittadina e qualche disagio per gli automobilisti. Per gli altri pini lungo via Dante Alighieri, necessari invece solamente interventi di potatura con eliminazione dei rami secchi e sagomatura della chioma.
Da una parte l’amministrazione comunale, e in particolare l’assessore all’ambiente Marco Miceli, difende il proprio operato e sostiene l’assoluta necessità di eliminare i due alberi – promettendo di sostituirli presto con altre piante ad alto fusto. Dall’altro, c’è chi critica tale scelta e punta il dito contro una sorta di sistematica eliminazione del verde pubblico, dopo il caso dei pini di piazza Salvemini e quello del cedro dell’Himalaya di Piazza Municipio.
Italia nostra: «Danno ambientale gravissimo»
Si segnala in tal senso l’intervento del presidente della sezione vibonese di Italia Nostra Alessandro Caruso Frezza, che parla di «danno ambientale gravissimo» e chiede se l’abbattimento sia avvenuto a seguito di «una mera valutazione visiva di un agronomo».
«Un impoverimento materiale ed immateriale, irrimediabile, della città e dell’immagine stessa di Noi tutti cittadini, ributtati, nostro malgrado, nello stigma dell’arretratezza quanto alla tutela della bellezza e degli effetti ecosistemici delle alberature secolari e del verde urbano», denuncia Caruso Frezza, che subito dopo aggiunge: «L’assessore Marco Miceli parla di analisi tecnico-strumentali fatte. Le renda pubbliche! Chi le ha fatte? L’agronomo, dott. Luca Rotiroti, che aveva già decretato con mera analisi visiva l’abbattimento dei 5 pini secolari di Viale Affaccio e dei 13 pini di piazzale Aldo Moro (piazza Gaetano Salvemini, ndr), o l’agronomo, dott. Giuseppe Del Giudice, che aveva già decretato l’abbattimento del cedro dell’Himalaya di Piazza Municipio?»
Il presidente di Italia Nostra Vibo contesta quindi il presunto cattivo stato di salute dei due pini abbattuti: «Asfissia radicale? Ma se così fosse quei pini di viale Dante Alighieri non sarebbero vissuti secoli e non sarebbero stati verdeggianti e floridi come lo erano! La loro inclinazione: manifesto adattamento alla direzione del vento. Diversamente non sarebbero stati inclinati da sempre! Mai si era vista tanta distruzione nella nostra città – conclude – e mai si era visto tanto abbandono di Noi cittadini da parte delle Istituzioni preposte ad evitare ciò».


