Provvidenziale intervento nei riguardi di un cane randagio trovato agonizzante a Serra San Bruno. La bestiola è stata accalappiata ieri in località Santa Maria dal personale addetto della cooperativa sociale Atena Servizi, visibilmente sofferente e sanguinante. Trasportato presso l’ambulatorio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, viste le condizioni disperate è stato subito sottoposto dai medici a un delicato e complicato intervento chirurgico. Il cane, di circa un anno, presentava una profonda e lunga ferita provocata da un cappio solitamente utilizzato nelle trappole per cinghiali, che tra l’altro ancora gli avvinghiava il dorso. L’equipe veterinaria, composta dalla responsabile del servizio randagismo Stefania Mazzeo e dal dottore Pietro Ruffa, dopo aver provveduto ad asportare il pericoloso strumento di caccia è intervenuta ricostruendo in modo capillare i tessuti muscolari, epiteliali e cutanei della povera bestiola. Per fare questo ci sono voluti oltre 200 punti di sutura. Il delicato intervento chirurgico ha letteralmente salvato la vita all’animale, a dimostrazione del prezioso e indispensabile servizio svolto dai medici dell’ambulatorio veterinario dell’Asp a favore del territorio vibonese. Il presidio, del resto, risulta spesso l’unica ancora salvezza per i cani abbandonati e nella lotta al randagismo. Dopo l’intervento chirurgico subito, la bestiola è stata trasportata al canile Mondo di Pluto di Santa Domenica di Ricadi, convenzionato con il Comune di Serra San Bruno. La speranza, a questo punto, è che qualche anima buona lo adotti e gli garantisca una vita migliore.