Al via la prima edizione del premio di poesia dedicato ad Ammirà

È stato diramato nei giorni scorsi il bando della prima edizione del premio di poesia “Vincenzo Ammirà”, fortemente voluto ed organizzato dall’artista, Caterina Rizzo, presidente dell’omonima associazione. L’obiettivo dichiarato è quello di non bandire dalla memoria Vincenzo Ammirà, ma restituirlo invece al suo territorio d’appartenenza che è l’antica Monteleone, oggi Vibo Valentia. Il poeta vibonese nato nel 1821 e morto nel 1898 è stato classificato tra i poeti “maledetti” per aver scritto contro il potere e ‘il buon costume’, sia in lingua italiana che in vernacolo. Il lavoro a cui deve la notorietà è “La Ceceide” un poemetto dialettale in cui varie componenti, dalla voluttà alla satira, dallo scurrile al fantastico, si compenetrano. Altra opera conosciuta è la poesia A Pippa (1886). Pubblicò poi un volume di Poesie giovanili (Tipografia Troyse, Monteleone 1861), in cui raccolse i versi in lingua e la novella I Romiti. Sue poesie furono pubblicate su giornali e riviste: A la luna (in «L’Avvenire Vibonese», 20 agosto 1882); Addio alla cetra (in «Strenna dell’Avvenire Vibonese», 1885); Donna Fulgenzia (Ivi, 1887); La lacrina (Ivi, 1888); Lamentu di ‘na monaca (Ivi 1889); Lu candidatu Lipari (in «La Sentinella», I, 1889, n. 1); Nu dujellu arricchi (in «La Falce», I, 1891, n. 5). Nel 1928 il figlio, Domenico Ammirà, raccolse in due volumi una parte delle opere del padre: Tragedie, poesie e poesie dialettali (Froggio, Vibo Valentia 1928). Il primo volume, oltre alle diverse poesie non suddivise per argomento o per ordine cronologico, contiene due tragedie, Valenzia Candiano e Lida, che Ammirà scrisse tra il 1848 e il 1860. Il secondo volume comprende le poesie dialettali, con esclusione delle poesie oscene. Raccolse anche alcuni scritti critici sul padre nel volume La Calabria e Vincenzo Ammirà (Tip. Passafaro, Vibo Valentia, s.a., ma 1931). Il concorso, dedicato al poeta vibonese Vincenzo Ammirà nella ricorrenza del 120° anno della sua morte, si articola in due sezioni: poesia in lingua italiana e in vernacolo. Ogni concorrente può partecipare con una lirica che non superi i 30 versi e che non sia stata premiata in altri concorsi, la lirica può essere edita ma non premiata né classificata nei primi tre posti in altri concorsi; per la sezione in vernacolo è necessario aggiungere la traduzione. La scadenza per l’invio degli elaborati è fissata per il 20 marzo 2019 e gli elaborati, unitamente alla scheda allegata e firmata, così come copia dell’avvenuto versamento, devono essere inviati all’indirizzo email: vincenzoammira2018@ virgilio.it

 

 

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