venerdì,Aprile 19 2024

La Calabria in versione fantasy nel libro di Marzia Matalone presentato a Vibo

"Il risveglio del messaggero" - secondo volume della trilogia "La profezia del quinto vertice" - protagonista del ventiduesimo appuntamento della rassegna "Un libro al mese"

La Calabria in versione fantasy nel libro di Marzia Matalone presentato a Vibo
La presentazione del libro a Palazzo Gagliardi

Ambientare un fantasy in Calabria? Sì può, lo conferma la scrittrice Marzia Matalone che nella nostra regione ha ambientato la sua saga “La profezia del quinto vertice”. Il secondo volume, “Il risveglio del messaggero”, è stato presentato ieri sera nella cornice di Palazzo Gagliardi a Vibo Valentia, nell’ambito dell’ottava edizione della rassegna letteraria “Un libro al mese. Visti da Vicino“. Non una prima volta per la scrittrice di Taurianova, che già qualche anno fa aveva presentato qui il primo libro (“La prova dei quattro”) di quella che sarà una trilogia, con il terzo volume attualmente in lavorazione. [Continua in basso]

«Calabria e genere fantasy sembravano due elementi difficili da conciliare, quasi un ossimoro. Eppure per me è stato naturale immaginare una storia fantastica in Calabria, perché ho pensato non vi fosse regione più magica della mia», ha spiegato al pubblico la giovane scrittrice e professoressa. Nel libro vi sono i paesaggi calabresi, le leggende, la mitologia e tanti elementi che richiamano la Magna Grecia: «Ad esempio uno dei luoghi è Metauros, che è l’antico nome di Gioia Tauro». La Calabria, però, non viene mai nominata in modo esplicito: «Ma un calabrese che legge – dice Matalone – la riconosce tra le righe, e si riconosce in luoghi, storie e modi di fare». Un libro per ragazzi ed adulti, che tra le avventure dei protagonisti potranno appunto scorgere una Calabria presentata sotto diversa luce.

Da sinistra: Murmura, Matalone e Marzano

A introdurre la serata – la ventiduesima di questa edizione, che si concluderà il 15 giugno -, Concetta Marzano, presidente dell’associazione no profit “L’Isola che non c’è” che organizza la rassegna, la quale ha voluto in primis dedicare un pensiero a don Angelo Sabatino, scomparso recentemente. A condurre poi la presentazione del libro, Anna Murmura, docente e presidente dell’associazione Archeoclub Vibo, che si è soffermata sull’importanza della lettura («Ti apre nuovi mondi e ti aiuta a capire l’altro») e sulla letteratura calabrese che – fin dalla poetessa greca Nosside di Locri, sino a Corrado Alvaro o Leonida Repaci – conta tantissimi nomi, forse non sempre adeguatamente valorizzati.

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