venerdì,Aprile 26 2024

Mileto, l’elmo con piume ritorna sulla statua di San Fortunato Martire

L’accessorio era stato rimosso dalla preziosa scultura argentea circa un decennio fa, per gli opportuni interventi di restauro. Ora l’effigie del patrono dei Vigili urbani della Provincia di Vibo Valentia è di nuovo al completo

Mileto, l’elmo con piume ritorna sulla statua di San Fortunato Martire

A diversi anni di distanza, ha riacquistato finalmente la sua interezza la statua di San Fortunato Martire, attualmente esposta nel Museo statale di Mileto. Dopo l’illustrazione delle fasi di restauro, avvenuta settimane fa ad opera del direttore Faustino Nigrelli nell’ambito della festa patronale, nei giorni scorsi sulla splendida scultura argentea dell’ottocento è stato finalmente riposizionato in modo definitivo il tipico elmo romano.

Un accessorio originariamente facente parte del manufatto, che circa un decennio fa era stato rimosso per indispensabili interventi di ripristino, in particolare riguardanti alcune piume staccatesi dalla base. La statua, opera dell’argentiere napoletano Gennaro Pane, fu commissionata nell’Ottocento dal vescovo Filippo Mincione. Essa raffigura l’ignoto martire cristiano, le cui spoglie, rinvenute nelle catacombe romane, nel 1776 furono donate da Papa Pio VI alla Cattedrale di Mileto. Il nome gli fu assegnato dallo stesso Pontefice, a sottolineare che fortunati si devono ritenere coloro che hanno affrontato il martirio in difesa e a testimonianza della propria fede. Mesi dopo il corpo del santo, collocato nella stessa arca di cristallo e di legno dorato che attualmente lo ospita nella Cattedrale, giunse con tutti gli onori nella vecchia Mileto, allora posta a due chilometri di distanza dall’attuale sito.

Nella chiesa madre della diocesi, l’urna contenente le sacre reliquie è oggi contenuta in un’edicola in marmo colorato posta nella navata sinistra. Il corpo è disteso sul fianco destro, con il busto sollevato ed il capo poggiante sulla mano destra. Rivestito in preziosi abiti, ha accanto a sé la spada e l’ampolla intinta di sangue, che insieme alla palma, impugnata nella mano sinistra, indicano la gloria conseguita attraverso il martirio. San Fortunato è molto amato dai fedeli, tant’è che alcuni anni fa è stato proclamato patrono dei Vigili urbani della provincia di Vibo Valentia.

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