VIDEO | La due giorni promossa dal portavoce dal Cenacolo degli Inquieti Pierluigi Lo Gatto per riscoprire il valore di interrogarsi sulle cose e recuperare la responsabilità di offrire risposte fuori dagli schemi precostituiti
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Un successo la prima edizione del Festival del Pensiero, promosso dal Cenacolo degli Inquieti in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Pizzo e con il patrocinio della Provincia di Vibo, della Regione Calabria e del Gal Terre Vibonesi.
Obiettivo del Festival, quello di restituire spazio e dignità al pensiero critico «in un'epoca in cui la riflessione individuale è spesso sostituita da automatismi, scorciatoie digitali e delega della responsabilità», ha affermato il portavoce del Cenacolo, Pierluigi Lo Gatto. La seconda giornata di evento si è svolta nella suggestiva Casa della Cultura.
«Viviamo in una società massificata in cui non si pensa più – ha sottolineato Lo Gatto -. Bisogna fermarsi e cercare di sviluppare il pensiero critico, altrimenti continueremo a seguire il gregge e saremo schiavi della tecnologia. Il pensiero critico induce a una cosa di cui siamo estremamente terrorizzati: la responsabilità, cioè la capacità di rispondere. Pensare significa acquisire potere, e acquisire potere significa assumersi la responsabilità di quello che facciamo», ha concluso Lo Gatto.
Dopo l’introduzione di Domenico Calopresti, il pomeriggio è proseguito con l’attesa lectio del professor Luigi La Rosa, ispiratore e guida della compagnia teatrale catanzarese Graecalis – Il vento della parola antica.
A chiudere la giornata, gli attori Mariarita Albanese e Salvatore Venuto hanno regalato al pubblico una serie di letture tratte da Prometeo, dai Malavoglia, dall’Inferno di Dante e da opere di Leopardi.

