giovedì,Aprile 18 2024

Italcementi, “Vibo da vivere” rilancia l’idea del parco tematico

Il coordinatore delle frazioni Francesco Messina: «Per Vibo Marina e Bivona servono progetti in grado di riavviare l’economia locale»

Italcementi, “Vibo da vivere” rilancia l’idea del parco tematico

È stato uno degli argomenti della passata campagna elettorale e lo sarà anche questa volta. L’Italcementi e la sua riconversione tornano al centro del dibattito politico, specie con l’approssimarsi del 26 maggio, quando i vibonesi saranno chiamati alle urne. Sul tema torna il coordinatore del movimento “Vibo Valentia da vivere” per le frazioni Vibo Marina e Bivona, Francesco Messina (in foto sotto), che riprende un’idea lanciata anni fa dall’ex consigliere regionale Alfonso Grillo, attuale leader del movimento che in Calabria fa capo a Piero Aiello, che propose di realizzare un grande parco giochi, sulla scorta dei più importanti parchi italiani, che fosse in grado di rilanciare l’economia locale e l’indotto e creare un’attrattiva in tutti i periodi dell’anno.

messina francesco vibo da vivere«Tutto può ripartire dalla riconversione del sito Italcementi in parco tematico, coerentemente con il progetto politico portato avanti negli anni da Alfonso Grillo. Certamente – afferma Messina – bisogna intervenire anche sul porto di Vibo Marina e a cascata su tutto il territorio. Il rilancio deve partire dal basso, dalle strade alla pubblica illuminazione, al decoro urbano al rilancio dell’economia. Non si può pensare di trattare un progetto separatamente senza che si consideri l’effetto domino sul resto. “Vibo Valentia da Vivere” – prosegue – scenderà in campo con personalità di alto profilo umano e professionale oltre che competente politicamente, convinto che i numeri contano solo se poi si è in grado di attuare ciò che si dice di voler fare, quindi di saper amministrare la “cosa pubblica”. La situazione è tragica – conclude Messina – sia nel comune capoluogo che nelle nostre frazioni. Non si può più sbagliare perché a pagarne gli errori saremo tutti».

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