martedì,Marzo 19 2024

Alta velocità e polemiche, coro di “no” all’esclusione del Vibonese

Nuove prese di posizione contro la decisione di Ntv e Trenitalia di saltare la stazione di Vibo-Pizzo negli itinerari di Italo e Frecciarossa. Dopo l’intervento della Lega e della parlamentare Wanda Ferro alza la voce anche il gruppo comunale di Fratelli d’Italia

Alta velocità e polemiche, coro di “no” all’esclusione del Vibonese

Il gruppo comunale di Fratelli d’Italia in seno al consiglio comunale di Vibo Valentia, formato dai consiglieri Antonio Schiavello e Antonio Curello, l’assessore Michele Falduto, il circolo cittadino di Vibo Valentia, con il commissario cittadino Salvatore Pronestì, ed il dirigente nazionale del partito Pasquale La Gamba raccolgono il grido d’allarme lanciato da Wanda Ferro, parlamentare del territorio ed odierno commissario provinciale e regionale del partito, sulla mancata istituzione della fermata dei treni ad alta velocità da parte di Trenitalia nel territorio vibonese.

«Stessa decisione – affermano gli esponenti del partito della Meloni – presa tra l’altro dalla compagnia ferroviaria Ntv, la quale, sbarcando per la prima volta in Calabria con Italo, decide di ignorare completamente il Vibonese. In poche parole dal prossimo 3 giugno nessuno dei treni ad alta velocità fermerà nella stazione di Vibo ValentiaPizzo». [Continua]

La Stazione di Vibo-Pizzo
La stazione di Vibo-Pizzo

Questo, per Fratelli d’Italia equivale a dire che «in una provincia già martoriata dalle storiche ed ataviche problematiche, la scelta operata dalle compagnie ferroviarie, che fanno del collegamento ad alta velocità la punta di diamante delle loro offerte, collegando per la prima volta il Nord al Sud con un unico treno ad alta velocità senza cambi nella città eterna, appare scellerata ed illogica e contraria alle richieste del mercato».

Specie «in un’estate in cui il settore turistico “parte” con l’incognita dovuta al Covid-19, la richiesta di viaggiare in Italia e prediligere per le vacanze estive le sue coste si scontra con la logica di mercato di Italo e Trenitalia cioè quella di lasciare fuori dalle proprie tratte la Costa degli Dei e Vibo Valentia. Non si può danneggiare il territorio vibonese, il quale quest’anno vanta la Bandiera blu di Tropea, cittadina di recente finita anche sulle cronache del New York Times per la sua bellezza ed offerta turistica, l’offerta diportistica e nautica della frazione marina di Vibo Valentia, il collegamento con le Eolie dal porto di Vibo Marina, il turismo di montagna sulle Serre vibonesi ed ancora il rientro dei tanti emigrati al Nord e specialmente dal Piemonte, punto di partenza dei convogli ferroviari. Proprio quest’anno che – si aggiunge -, a causa dell’epidemia, vi è il forte rischio del calo di presenze di stranieri anche dovute alla difficoltà dei voli e dei costi degli stessi sarebbe stato quantomeno opportuno da Italo e Trenitalia non dimenticare questo territorio e favorire il mercato interno anche alla luce delle prenotazioni che molti tour operator stanno ricevendo in questi giorni per la costa vibonese».

Per questi motivi Fratelli d’Italia di Vibo Valentia «non può che sostenere quanto denunciato da Wanda Ferro e ribadirlo chiedendo anche l’intervento presso il Governo di tutta la deputazione del territorio. Il Gruppo Consiliare si farà in tal senso promotore di un ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale».

Come Italo, anche il Frecciarossa salta Vibo-Pizzo: oltre al danno la beffa

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