L’associazione degli esercenti lancia l’allarme sul progressivo indebolimento economico del centro storico e fa appello al Comune affinché elabori un «piano di rigenerazione urbana»
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«Il centro storico di Vibo Valentia, cuore pulsante della comunità, tra storia, cultura e commercio, mostra oggi segni di stanchezza: molte attività lottano per restare aperte, numerosi locali restano vuoti e le vie perdono progressivamente vivacità».
Di fronte a questa situazione, Confcommercio Vibo Valentia, guidata dal presidente Salvatore Nusdeo, lancia un appello alle istituzioni e alle forze economiche locali: «È tempo di un impegno condiviso e di una strategia comune volta a ridare centralità e attrattività al cuore della città».
«Restituire vitalità al centro di Vibo significa restituire respiro all’intera città – afferma Nusdeo –. Il centro urbano è il motore economico, culturale e civile del territorio. Per questo chiediamo risposte rapide e interventi concreti: il rilancio parte dal suo cuore».
Secondo Confcommercio, il rilancio del centro «non riguarda solo estetica e fruibilità degli spazi, ma è una questione economica e sociale». «Un centro curato e frequentato genera un effetto moltiplicatore: rafforza il commercio di prossimità, aumenta il valore degli immobili, crea occupazione e rinforza il senso di appartenenza dei cittadini».

Per questo l’associazione propone un «Piano di Rigenerazione Urbana che combini incentivi mirati e una visione di lungo periodo». Tra le misure suggerite: «Agevolazioni fiscali su Imu e Tari per chi ristruttura o apre nuove attività nei locali vuoti, al fine di stimolare la ripresa commerciale e attrarre operatori qualificati nel centro città».
Grande attenzione viene riservata anche all’animazione urbana. Confcommercio auspica «la creazione di attrattori permanenti e temporanei, come mercatini, eventi culturali, spettacoli e iniziative di street food, capaci di ridare movimento alle principali vie cittadine». In parallelo, si propone un «miglior coordinamento tra le attività di animazione e le aperture domenicali, per ottenere effetti positivi e duraturi sull’intero sistema commerciale».
Un altro aspetto centrale riguarda la mobilità urbana: «Il centro deve essere accessibile e funzionale, bilanciando pedonalizzazione, parcheggi e raggiungibilità, così da garantire una fruizione equilibrata a residenti, visitatori e operatori economici».
Confcommercio sottolinea l’urgenza di un «confronto stabile tra Comune, Provincia, Regione e associazioni di categoria, volto a definire una strategia condivisa e una programmazione che vada oltre le singole iniziative stagionali».
Il modello di riferimento indicato dall’associazione è quello della «Città dei 15 minuti», «in cui cittadini, professionisti e imprese possano trovare quotidianamente opportunità e servizi di prossimità, trasformando il centro urbano in un vero punto di incontro, commercio e socialità».
«Rigenerare il centro non è un costo, ma un investimento strategico per il futuro della città – conclude Nusdeo –. La vitalità del centro è direttamente legata al benessere economico e sociale dell’intero territorio».

