Il 26 e 27 settembre il “Cenacolo degli Inquieti” di Vibo Valentia organizza due giornate che hanno come tema “L’Uomo e la Tecnica”. Poesia, musica, filosofia e teatro tra il Castello Murat e il Palazzo della Cultura
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Il 26 e 27 settembre, a Pizzo Calabro, il Cenacolo degli Inquieti di Vibo Valentia ha organizzato, in collaborazione con la locale amministrazione, il Festival del Pensiero.
Questa prima edizione avrà come tema “L’Uomo e la Tecnica”.
Il portavoce del Cenacolo, Pierluigi Lo Gatto, ha sottolineato come il titolo sia stato scelto perché viviamo in una società massificata, dove motori di ricerca ed intelligenza artificiale forniscono risposte immediate ed annullano la capacità di porsi dubbi e domande.
Venerdì 26, sulle terrazze del Castello Murat, l’incipit sarà dato alle ore 18.00 dall’incontro con le poetesse Anna Callipo, Grazia Bertucci, Elena Solano, Tiziana Manfredi, Vera Console. Il giornalista Maurizio Bonanno introdurrà la discussione che ha come titolo “la Poesia come antidoto alle imposizioni della Tecnica- declamazini di versi e pensieri”.
Alle ore 20.00, il musicista e dirigente dell’Istituto Nautico di Pizzo spiegherà l’origine e il significato della Tarantella, e a seguire il maestro di danze popolari Silvano Monteleone terrà una lezione di Tarantella per principianti, coinvolgendo il pubblico nel noto ballo calabrese.
Sabato 27 si cambia location: al Palazzo della Cultura, alle ore 18.00, il prof. Domenico Rosaci, dell’Università Mediterranea, intratterrà il pubblico con una conversazione dal titolo “I figli di Prometeo”.
A seguire l’associazione Graecalis di Catanzaro, guidata dal prof. Luigi La Rosa, metterà in scena delle riflessioni recitate dal titolo “ L’inganno di Tecne”.
L’evento è patrocinato dal Comune di Pizzo, GAL terre vibonesi, Provincia di Vibo Valentia e Regione Calabria.

