Filadelfia inaugura la nuova stagione teatrale con un appuntamento che unisce arte e inclusione. Giovedì 24 ottobre alle ore 20.45, l’Auditorium comunale ospiterà “Finale di Partita di” Samuel Beckett, nella traduzione di Carlo Fruttero e per la produzione di Nerval Teatro, con la regia di Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol. L’iniziativa, sostenuta dal Comune di Filadelfia in collaborazione con Dracma – Centro di produzione teatrale, il Mic – ministero della Cultura, la Regione Calabria e l’Istituzione Teatro Comunale Filadelfia, si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione della diversità e di apertura alla partecipazione attiva di persone con differenti abilità.

Sul palco, accanto a Maurizio Lupinelli e Barbara Caviglia, saranno protagonisti anche due attori diversamente abili, Carlo De Leonardo e Matteo Salza, provenienti dal Laboratorio Permanente di Rosignano Marittimo e Ravenna. La scelta conferma la linea artistica di Nerval Teatro, che da anni lavora con interpreti con disabilità, integrando linguaggi scenici e modalità espressive differenti. Il testo di Beckett mette in scena un’umanità sospesa in uno spazio chiuso, simile a un bunker, in cui Hamm, cieco e paralizzato, Clov, costretto a stare in piedi, e i genitori di Hamm, Nagg e Nell, privi di gambe, affrontano un’esistenza scandita da rituali e dialoghi frammentati. Sullo sfondo, un mondo esterno devastato da una catastrofe indefinita. Attraverso un linguaggio essenziale e ironico, l’autore indaga la condizione umana, la memoria e la possibilità (o impossibilità) di cambiamento.

La produzione si inserisce nel lungo percorso di Nerval Teatro attraverso l’opera beckettiana. Negli ultimi dieci anni la compagnia ha realizzato spettacoli che hanno evidenziato l’affinità tra la poetica dell’autore irlandese e la presenza scenica di attori con disabilità: da Attraversamenti (2015) a Winnie (2017), Sinfonia Beckettiana (2018) e La buca (2023). La ripetizione, il gioco e l’assenza di una linearità narrativa trovano in questi interpreti una forma espressiva peculiare e coerente con l’universo beckettiano.

In coerenza con l’approccio inclusivo del progetto, un’ora prima dello spettacolo verrà proposto un percorso di conoscenza tattile della scena, dedicato a persone cieche e ipovedenti. Un’iniziativa che intende favorire una fruizione teatrale più ampia e accessibile. L’anteprima di stagione rappresenta dunque un momento significativo per la comunità locale, offrendo uno spazio di riflessione e partecipazione attorno ai temi dell’arte, della fragilità e della condivisione.