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Cala il sipario sul Torre Marrana Festival di Ricadi. Con il concerto dei Parafoné del 29 agosto chiude in bellezza la manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale. Il gruppo è una delle più importanti formazioni calabresi di world music, “un ensemble di musicisti, si legge nella nota, che mescolano senza soluzione di continuità una forte identità e l’apertura alle sollecitazioni musicali del mondo, curando le radici senza rinunciare a fare ricerca sonora, e dunque recupero consapevole di strumenti della tradizione come la lira calabrese, la zampogna e l’organetto”.
Quello di Torre Marrana sarà un appuntamento speciale del tour di Caprae Diem col quale i Parafonè stanno riempiendo le piazze dall’inizio dell’estate, a testimonianza dell’affetto con cui sono seguiti da un pubblico appassionato a un percorso artistico e umano in evoluzione costante, musicale, di gusto, di consapevolezza e di presenza scenica.
La musica popolare, quando è così viva, riesce meglio di altre espressioni artistiche a raccontare un territorio, e chiudere con alcuni dei rappresentanti più significativi del genere è il modo migliore per comunicare la terra calabrese: il resto, come al solito, lo farà l’anfiteatro di Torre Marrana, un luogo magico immerso nel verde, con Stromboli all’orizzonte. L’ingresso è gratuito.
Il Torre Marrana Festival, si avvale della collaborazione di Maria Teresa Marzano che si è occupata della direzione artistica, del media partner esclusivo Publiemme – DiEmmecom Società Editoriale – LaC Network che ha curato l’immagine e la comunicazione, del main sponsor Casa Romano Cucina Autentica Mediterranea di Mario Romano e della presenza dei i volontari dell’Associazione Croce Azzurra Tropea e Ricadi.

“Parafonè in concerto – Caprae Diem” è il sesto e conclusivo appuntamento del Torre Marrana Festival, che ha offerto all’estate di Ricadi “un calendario ricco e vario, fatto di musica e teatro immersi nella bellezza della Costa degli dèi, una vetrina importante per un territorio che non è solo il meraviglioso mare che conoscono tutti ma anche una terra ricca di storia e cultura”.

