Tutto pronto per la rassegna di arte, artigianato e cultura “Lumera” in programma a partire da domani 5 settembre a San Costantino Calabro. A promuovere l’evento, curato dal giovane talento locale Francesco Famà, è l’associazione turistica Pro Loco guidata da Costantino Suppa. I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati nel corso di un incontro organizzato all’interno della chiesa Santissimo Nome di Gesù, la stessa che fino al prossimo 29 settembre ospiterà le quattro personali di scultura e pittura facenti parte di “Lumera”.

La rassegna

«La rassegna – ha spiegato nell’occasione il curatore della manifestazione – nasce dalla volontà di offrire lo spazio adatto ad esprimersi a chi nel nostro territorio fa arte, artigianato e, comunque, fa parte del mondo della cultura in genere. In questa prima edizione abbiamo scelto di dare delle opportunità a tre artisti di San Costantino e a uno di Zungri. L’obiettivo finale, tuttavia, è di non chiudersi nella sola bolla dell’area provinciale e di uscire dall’isolamento aprendosi a scenari più ampi».

«Lumera – ha sottolineato dal canto suo il presidente della Pro Loco – non vuole essere una semplice mostra, ma un’iniziativa destinata a durare nel tempo e tesa a valorizzare e a mettere in luce artisti e bellezze locali, e non solo. Si svolgerà nell’arco di un mese, andando per l’appunto a ricercare il patrimonio culturale e le enormi potenzialità di San Costantino, ma anche dell’intera provincia».

Gli eventi

Tra gli interventi, anche quelli del parroco don Oreste Borelli e del sindaco Nicola Derito, il quale nell’occasione ha voluto mettere in evidenza l’importanza di rassegne del genere, la vicinanza da sempre dimostrata dal Comune alla locale Pro Loco e la «ideale location, ricca di splendidi tesori architettonici e artistici», che ospiterà nell’arco di queste settimane “Lumera”. All’incontro, moderato dalla giornalista Rosita Mercatante, hanno dato il loro contributo anche il noto maestro di scultura e pittura di Nao di Jonadi (da anni trapiantato a Milano) Alfredo Mazzotta, il quale ha posto l’attenzione sull’importanza di amare ciò che si fa e «di mettere a disposizione la propria arte e il proprio sapere agli altri, senza chiudersi in se stessi», e il docente del Liceo artistico di Vibo Valentia Agostino Caracciolo.
Quest’ultimo, con orgoglio ed emozione ha tra l’altro sottolineato che tutti i quattro giovani artisti che presenteranno le loro opere nella rassegna «sono stati miei alunni e, quindi, parte di me stesso».

Lumera aprirà i battenti con la pittrice Maria Neve Vallone, la quale fino al prossimo 8 settembre esporrà alcune delle sue opere. L’evento proseguirà con la personale di scultura del figlio d’arte Giuseppe Famà (dal 12 al 15 settembre), con la mostra del pittore Vincenzo Lavia (dal 19 al 22 settembre) e, infine, con le opere dello scultore Tonino Denami (dal 26 al 29 settembre). Il tutto, come detto, nella ideale cornice della chiesa del Santissimo Nome di Gesù, splendido esempio di architettura del XVIII e XIX secolo che, tuttavia, oggi più che mai merita di essere ristrutturata e riportata agli antichi fasti.